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COMUNE RIVA DEL GARDA (TN) * ISTRUZIONE – FASE 2: MOSANER, « ABBIAMO INIZIATO A PROGETTARE I POSSIBILI SCENARI NEI QUALI POTER RIAPRIRE IN SICUREZZA LE SCUOLE »

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10.54 - martedì 19 maggio 2020

Il Comune di Riva del Garda ha iniziato a progettare, assieme agli Istituti comprensivi, i possibili scenari nei quali poter riaprire in sicurezza le scuole.

«I protocolli di sicurezza, con cui il Governo indicherà nel dettaglio le modalità di funzionamento dell’attività didattica alla ripresa delle lezioni di settembre, non sono ancora disponibili -spiega il sindaco Adalberto Mosaner- ma intanto il Comune, che ha competenza sugli spazi delle scuole primarie di primo e secondo grado, mentre le superiori sono di competenza della Provincia, si è attivato sulla scorta dei possibili scenari, così da prepararsi per tempo. La scuola è allo stesso tempo un valore essenziale di ogni comunità e, in questa emergenza sanitaria, un elemento particolarmente delicato: le problematiche in campo sono numerose e molto complesse, ed è necessario iniziare a lavorarci già adesso. L’obiettivo è riaprire le scuole a settembre in una situazione il più possibile organizzata e sicura, ma anche tale da permettere agli alunni di affrontare la vita in classe in modo piacevole e sereno, oltre che efficace per l’apprendimento».

Gli assessori Flavia Chincarini (per le deleghe ai rapporti con le scuole e ai servizi all’infanzia) e Alessio Zanoni (lavori pubblici e patrimonio) hanno tenuto una serie incontri con i dirigenti dei due Istituti comprensivi «Riva 1» e «Riva 2», allo scopo di concordare le modalità con cui attivare in sicurezza l’attività didattica (continuando nel frattempo a monitorare l’evoluzione della situazione degli asili nido). Una sinergia che è stata ribadita anche nei Consigli delle istituzioni dei due Istituti comprensivi, che si sono riuniti l’11 e il 14 maggio.

«Molte sono le variabili da considerare -dice l’assessora Flavia Chincarini- dal numero degli alunni agli spazi, dall’orario delle lezioni al numero dei docenti e di tutto il personale, dai tempi degli spostamenti fra i diversi spazi alle eventuali turnazioni, senza dimenticare i servizi di trasporto. È prevedibile una differenziazione tra asili nido e materna, e scuole primarie e scuole secondarie di primo e secondo grado. Abbiamo ipotizzato un ventaglio di soluzioni, uno dei temi è la probabile necessità di ripensare gli spazi pubblici all’aperto quali luoghi della pratica didattica, e naturalmente si pensa all’uso delle mascherine per tutti oltre i 6 anni di età, al distanziamento fra i banchi, a interventi di igienizzazione, alla sospensione della mensa, delle gite e delle attività che prevedano più classi».

«Abbiamo monitorato gli spazi pubblici potenzialmente utilizzabili -spiega l’assessore Alessio Zanoni- con risultati positivi e rassicuranti: ad esempio, nel plesso scolastico di Sant’Alessandro disponiamo di aule di grande metratura e, pur con il previsto incremento del numero degli alunni, che renderà necessarie il prossimo anno due nuove prime classi, abbiamo verificato che sarà possibile ospitare non più di 17 alunni per classe.

A Varone le iscrizioni si sono stabilizzate e a settembre saranno operative le consuete due sezioni, mentre gli spazi a disposizione sono già stati aumentati: lo scorso anno è stata completata la nuova palestra e a settembre lo stabile sarà pienamente operativo con l’ulteriore aggiunta di una nuova aula di 50 metri quadrati, ricavata nel nuovo blocco spogliatoi. Inoltre possiamo destinare fin da subito alle attività didattiche gli spazi precedentemente adibiti a palestra, ricavando altri 230 metri quadrati. La settimana prossima affideremo i lavori di adeguamento della vecchia mensa, dalla quale ricaveremo ulteriori nuove aule, che ci attendiamo possano essere operative già in settembre. La nuova cucina invece avrà tempi di realizzazione più lunghi, ragione per la quale stiamo pensando di sopperire con pasti trasportati».

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