Già da domani, giovedì 7 gennaio, gli studenti che alle 7.30 arriveranno in traghetto in piazza Catena troveranno un servizio di bus navetta gratuito organizzato dal Comune di Riva del Garda.
Due autobus porteranno i ragazzi al liceo Maffei, all’istituto Floriani, al Cfp Enaip di Varone e alla stazione delle autocorriere (in quest’ultimo caso per poter raggiungere altre scuole del territorio). Il ritorno sarà garantito per il traghetto delle 14.30, con partenza alle 14 dall’autostazione e dal Floriani; e per il traghetto delle 16.40, con partenza alle 16 dall’Enaip di Varone. Gli orari sono stati calibrati sulle necessità delle diverse scuole; per il Maffei, causa orari diversi e in considerazione della distanza contenuta, si è valutato che gli studenti possano agevolmente tornare in piazza Catena a piedi. Il servizio sarà svolto nel rispetto attento delle norme anti-covid.
«Di fronte alla prospettiva di avere la Gardesana bloccata per un mese -spiega l’assessore alla mobilità Luca Grazioli- e in considerazione dell’apertura delle scuole, ho pensato, sostenuto in pieno dal sindaco Cristina Santi, che il servizio straordinario di traghetti Malcesine-Riva, allestito in tempi strettissimi grazie al lavoro con la Provincia, Trentino Trasporti, l’Azienda Trasporti Verona e Navigarda, presenta un problema: chi arriva in piazza Catena si trova sprovvisto di collegamenti.
Chiaro che non potevamo lasciare gli studenti a piedi: sono 182 quelli che ogni giorno frequentano le scuole dell’Alto Garda e quelle del Trentino, e anche considerando il 50% di didattica a distanza, rimane comunque un numero importante. Il servizio inizia già giovedì 7, primo giorno di scuola, con due pullman. La quantificazione è stata fatta su una base di buon senso, ma poi la confronteremo con la situazione reale, cioè il numero effettivo degli utenti e i collegamenti più richiesti, e se necessario faremo gli adeguamenti necessari».
«Più di così non potevamo fare -aggiunge l’assessore Grazioli- anche perché il costo di questa iniziativa non è da poco, ma credo che sia stato doveroso. Mi pare anche che si possa apprezzare perché mette finalmente in primo piano la scuola, dopo le vicissitudini che sappiamo causate dalla pandemia, agevolando la formazione dei nostri giovani e dando una mano e un motivo di tranquillità alle famiglie».