Riteniamo che oggi qualsiasi mozione contro la guerra debba essere priva di ambiguità per quanto riguarda le responsabilità del conflitto. Non solo nel testo, ma anche nelle motivazioni di chi la sostiene.
Nella commissione capigruppo abbiamo purtroppo verificato che le posizioni espresse da alcuni esponenti della minoranza partivano da premesse diverse da quelle delle forze di maggioranza. Premesse che sono così riassumibili: in questa guerra c’è un aggressore e un aggredito, c’è chi bombarda e chi muore sotto le bombe. Nessuna ragione geopolitica può giustificare l’attacco russo o attenuare le responsabilità del regime autoritario di Putin.
Da qui, da queste convinzioni, l’impossibilità di unirci a una condanna che non riconosca pienamente le ragioni del popolo ucraino. Che è la vittima di questa guerra come le immagini del conflitto ci ricordano ogni giorno.
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Franco Ianeselli
Sindaco di Trento