Inaugurazione Festival economia: le parole del sindaco. Si è tenuta oggi pomeriggio al teatro Sociale la cerimonia di inaugurazione della sedicesima edizione del Festival dell’economia.
In apertura dell’evento, sul palco con il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, e il rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian, è intervenuto anche il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.
Rispondendo alle domande della moderatrice, Maria Concetta Mattei, il sindaco ha definito il festival come un vaccino prezioso contro la chiusura mentale, un evento che Trento ospita con orgoglio e che offre preziose riflessioni per capire le dimensioni e i meccanismi che operano nello spazio tra Stato e mercato.
E a proposito di spazi, ha continuato Ianeselli, “Trento ha ritrovato quest’anno lo spazio di un Festival che torna con appuntamenti in presenza, ed è bello veder ripartire la città, con la riapertura degli esercizi pubblici, con il valore aggiunto di un evento non solo online”.
Il sindaco ha continuato poi ricordando come i suoi primi mesi di mandato il ritorno dello Stato sia stato caratterizzato da ordinanze obbligate dalla situazione sanitaria, che miravano a limitare per proteggere, ma anche dalla consapevolezza della scarsità di risorse pubbliche e della conseguente necessità di rivolgersi all’intervento privato. “Oggi il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede sulla città di Trento il grande investimento della circonvallazione ferroviaria, un progetto che parla dei prossimi cent’anni del capoluogo, un grande intervento pubblico con grandi azioni del privato.
Questi quattro giorni di laboratorio ci permetteranno di arrivare a molte risposte con dei punti di partenza importanti, in primo luogo la consapevolezza della necessità di una transizione che deve essere però attenta a non lasciare nessuno indietro.”
Sollecitato sul nuovo confine da delineare tra pubblico e privato, Ianeselli ha concluso ricordando che “In questa polarità tra Stato e mercato è molto importante ragionare sulla terra di mezzo e in questo Trento porta il suo ruolo di capoluogo della terra che ha dato i natali alla cooperazione e che nell’impresa sociale ha trovato una strada per crescere come comunità.”