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COMUNE DI TRENTO * EMERGENZA CORONAVIRUS: « PACCHI VIVERI E PASTI A DOMICILIO INVIATI A NUOVI UTENTI CHE HANNO CHIESTO AIUTO AI SERVIZI SOCIALI »

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13.41 - giovedì 2 aprile 2020

Emergenza Coronavirus, potenziata la solidarietà. In deroga alle procedure standard, i pacchi viveri e i pasti a domicilio sono stati inviati a nuovi utenti che hanno chiesto aiuto ai Servizi sociali del Comune.

In questi giorni c’è preoccupazione per le ripercussioni che l’emergenza Coronavirus può avere sui soggetti più deboli della nostra comunità. Riteniamo dunque opportuno precisare che Trentino solidale, anche se dallo scorso mese di marzo è stata costretta a chiudere i suoi tredici punti di distribuzione di pacchi viveri sul territorio, non per questo ha sospeso il servizio. Oggi i pacchi continuano comunque a viaggiare, solo che vengono consegnati a domicilio. Non contengono più il cosiddetto “fresco”, che viene dirottato sulle strutture di accoglienza, ma garantiscono un quantitativo adeguato di pasta, riso, olio, scatolame. La fornitura è garantita non solo ai vecchi utenti: in queste settimane se ne sono aggiunti anche altri, che con una telefonata ai Servizi sociali del Comune hanno chiesto aiuto.

È stata la normativa in vigore dall’inizio dell’emergenza a imporre lo stop dei tredici punti di distribuzione sul territorio, a tutela non tanto o non solo degli operatori che si incaricavano della consegna, ma soprattutto dei destinatari dei viveri. Se, a causa di un qualche disguido, qualcuno non avesse ricevuto il pacco viveri o ne avesse improvvisamente bisogno perché in questo periodo si trova in difficoltà, può chiamare lo 0461 884474 (da lunedì a venerdì 8.30-12). Una funzionaria dei Servizi sociali prenderà nota di nome e indirizzo e, senza troppe formalità, provvederà a inserire il nominativo nella lista dei destinatari dei pacchi. La cui consistenza, è bene ricordarlo, è commisurata al numero dei componenti del nucleo familiare: una famiglia di quattro persone riceverà dunque un quantitativo diverso e più abbondante rispetto al singolo utente.

Anche la solidarietà cambia ai tempi del Coronavirus, perché è giusto che la salute dei soggetti più fragili economicamente sia tutelata al pari delle altre fasce della popolazione. Ma la solidarietà non chiude, anzi semmai viene potenziata, perché è in questi momenti difficili che è più che mai necessaria.

Tra l’altro, in deroga alle procedure standard, nei giorni scorsi è stata anche attivata la consegna di nuovi pasti a domicilio, per garantire la maggiore serenità possibile agli anziani costretti a casa. Con i Servizi sociali, attraverso il numero verde di Pronto Pia 800 29.21.21 con la sua rete di volontari, grazie al canale dell’Ufficio relazioni con il pubblico (800 017615) che risponde a centinaia di chiamate dall’inizio dell’emergenza, qualsiasi richiesta d’aiuto viene presa in carico e trova una risposta, spesso anche nel giro di poche ore.

 

Foto: archivio Opinione

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