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COMITATI ‘ NESSUNO ESCLUSO ‘ – TRENTO E BOLZANO* VACCINAZIONI: 22 MILA FIRME DAL TRENTINO ALTO ADIGE, IL 7 AGOSTO INCONTRO CON IL MINISTRO GRILLO

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06.49 - domenica 5 agosto 2018

Trentino e Alto Adige uniscono le forze e fanno da capofila nazionale della battaglia per la libertà di scelta in campo vaccinale.

I comitati spontanei nati nelle due province, assieme, solleciteranno il Governo a superare rapidamente l’obbligo vaccinale e soprattutto le esclusioni dei bambini 0/6 anni dai Servizi per la prima infanzia.

Martedì 7 Agosto alle 14.00 una delegazione regionale sarà ricevuta dalla ministra alla Salute Giulia Grillo e dal sottosegretario Maurizio Fugatti, che prenderanno in carico ufficialmente le oltre 22mila firme raccolte nelle province autonome di Trento e Bolzano per chiedere la revisione delle normative in ambito vaccinale.

A guidare la delegazione, composta da una decina di persone fra genitori, insegnanti e avvocati impegnati in questi mesi a contrastare la Legge 119/2017, saranno i primi firmatari delle due petizioni: Domenico Orecchio per il Trentino (che il 2 Agosto ha consegnato le 7.036 firme trentine al presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti) e Andreas Pöder per l’Alto Adige (che a febbraio ha depositato presso il Consiglio provinciale di Bolzano 15.114 firme in favore di un disegno di Legge di iniziativa popolare per la libera scelta sui vaccini).

Consegnando le 22.150 sottoscrizioni al Ministero, i comitati chiederanno l’abrogazione del Decreto 7/6/2017 n.70 convertito in Legge il 28/7/2017 e, in subordine, l’abrogazione delle coercizioni, delle sanzioni pecuniarie, dell’obbligo di presentazione della documentation sullo stato vaccinale dei bambini, dell’esclusione dei bambini non vaccinati ai servizi educativi per l’infanzia, e dell’obbligo da parte del personale delle strutture della Sanità pubblica e della Scuola di presentare l’autocertificazione sul proprio stato vaccinale.

L’alleanza fra Trentino e Alto Adige e l’impegno spontaneo di centinaia di persone fra genitori, personale scolastico, legali e cittadini comuni fanno della Regione Autonoma il territorio capofila, in Italia, dell’opposizione alla Legge Lorenzin.

 

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Domenico Orecchio
Andreas Pöder

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