La cattura fa tirare un sospiro di sollievo a chi vive la montagna e si sente indifeso di fronte ai pericoli di un esemplare del quale è stata scientificamente accertata l’aggressività. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla cattura dell’orso M49 da parte degli uomini del Corpo forestale del Trentino dopo le ripetute incursioni in baite, rifugi malghe e allevamenti con l’uccisione di diversi animali.
Una situazione che – conclude la Coldiretti – ha provocato danni, ansie e paura rendendo urgenti le necessarie misure di contenimento per garantire in primo luogo la sicurezza degli agricoltori e delle loro famiglie e non costringerli alla fuga e all’abbandono dei pascoli e della tradizionale attività di alpeggio delle numerose malghe con danni economici ed ambientali incalcolabili.