Impennata dei prezzi ad aprile con l’inflazione che segna una crescita su base annua del +1,1%. Un dato sul quale, spiega il Codacons, incide sia l’andamento dei beni energetici, sia l’effetto lockdown del 2020.
“Il tasso di inflazione all’1,1% si traduce in una maggiore spesa, considerato il totale dei consumi di una famiglia, pari a + 338 euro annui per la famiglia “tipo” – spiega il presidente Carlo Rienzi – A pesare sulla ripresa dei prezzi, tuttavia, è principalmente la corsa dei beni energetici, con i rincari delle bollette luce e gas scattati lo scorso 1 aprile e i forti rialzi di benzina e gasolio rispetto allo scorso anno”.
“Ad incidere sul tasso di inflazione, inoltre, è l’effetto Covid, considerato che ad aprile dello scorso anno l’Italia si trovava in pieno lockdown, con il blocco delle attività produttive e commerciali e conseguenti ripercussioni sui prezzi al dettaglio – prosegue Rienzi – La corsa dell’inflazione, quindi, non corrisponde ad una ripresa dei consumi da parte delle famiglie, ma è un effetto ottico determinato dall’impennata dei beni energetici e dall’emergenza Covid del 2020 che, di fatto, altera l’indice attuale dei prezzi al dettaglio” – conclude il presidente Codacons.