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CODACONS * CARO ENERGIA: « ESPOSTO PROCURA ROMA ED ANTITRUST PER DECISIONE ARERA SU BOLLETTE, DANNEGGIATI GLI UTENTI E FAVORITE LE SOCIETÀ ENERGETICHE »

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16.38 - venerdì 30 settembre 2022

La decisione di Arera di autorizzare l’invio mensile delle bollette e di aggiornare le tariffe del gas non più trimestralmente ma ogni mese, finisce al vaglio della Procura di Roma e dell’Antitrust. Il Codacons, dopo le proteste sollevate da tutto il mondo consumeristico contro le ultime scelte di Arera, ha deciso infatti di presentare un esposto affinché sia accertata la correttezza delle decisioni assunte dall’Autorità per l’energia e il gas.

L’invio delle bollette con frequenza mensile sembra infatti tesa a favorire unicamente le aziende energetiche garantendo loro liquidità, mentre i consumatori subiranno da tale misura pesanti danni – spiega il Codacons – In primo luogo la cadenza mensile delle bollette comporterà degli ulteriori costi per le società di energia che inevitabilmente le stesse scaricheranno sui consumatori. Ad esempio si raddoppia la spesa per la carta e per la spedizione delle bollette comportando così un aggravio per i consumatori. In secondo luogo si creeranno disparità tra utenti che ricevono la bolletta mensilmente e altri che la ricevono ogni bimestre. Conseguenze negative, poi, anche sul fronte della percezione della spesa e dei consumi da parte delle famiglie che subiranno una repentina modifica delle fatturazioni.

Arera avrebbe dovuto, come dichiarato in un precedente comunicato diramato dalla stessa Autorità, coinvolgere le associazioni dei consumatori attraverso un tavolo c.d. emergenziale e non già addivenire tout court ad una decisione lesiva per i consumatori senza interpello dei rappresentanti degli stessi. Sul tavolo di Procura e Antitrust anche le modifiche della periodicità degli aggiornamenti per le tariffe gas, che da ottobre passano da trimestrali a mensili.

Con la Delibera n. 195/2002 Arera aveva affermato che, in applicazione del DPCM 31 Ottobre 2002, più ridotta è la frequenza degli aggiornamenti, minori sono i rischi che si incoraggi una spinta inflazionistica, in quanto si riducono parallelamente le aspettative di aggiornamento – scrive il Codacons nell’esposto – Di contro oggi l’Arera ha adottato un indirizzo diametralmente opposto stabilendo un criterio temporale con decorrenza mensile da Ottobre 2022. Tale contraddittorietà dunque, oltre a produrre danni agli utenti, potrebbe potenzialmente integrare una condotta di abuso d’ufficio ex art. 323 c.p.

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