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CNA TRENTINO ALTO ADIGE * TAMPONE COVID: « PRIME PMI IN AFFANNO PER LE PROCEDURE SUL CORONAVIRUS, LAVORATORI NEL LIMBO ANCHE SE NEGATIVI »

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09.05 - venerdì 18 settembre 2020

Lavoratori con sintomi nel limbo per giorni, anche se negativi. Necessario ridurre i tempi dei tamponi senza abbassare il livello di attenzione e tutela”. L’avvicinarsi dell’autunno e la diffusione dei primi virus parainfluenzali hanno portato alle micro e piccole aziende le prime conseguenze del Coronavirus. Tra gli associati di CNA Trentino Alto Adige, infatti, si registrano i primi casi di lavoratori che, dopo aver comunicato al datore di lavoro e al medico di base sintomi compatibili con quelli del Covid, sono stati inviati ad eseguire il tampone. In qualche caso, i sintomi sono coincisi anche con la notifica della App Immuni di contatto con persona contagiata.

In gran parte dei casi, per fortuna, non si è trattato di Covid, ma il lavoratore, a sua volta sospeso in un limbo in attesa dell’esito del tampone, è mancato per diversi giorni, mentre in azienda si è rimasti con il fiato sospeso temendo scattasse una quarantena di gruppo.

“Non possiamo far finta che tutta questa procedura sanitaria e burocratica legata al Covid – afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige – non penalizzi l’economia. Con questi ritmi, oltre che lasciare in apprensione chi ha dei sintomi, le aziende si ritrovano penalizzate perché non possono contare su collaboratori che, per diversi giorni, non sanno cosa fare. Vogliamo lanciare un messaggio per tenere alta l’attenzione e il livello di tutela rispetto al Coronavirus, ma, al contempo, chiediamo rapidità per i risultati e le cure altrimenti si bloccano le aziende e le famiglie per periodi eccessivi.

Ci preoccupa sapere che, negli ultimi giorni, anche decine di bambini e adolescenti vengono sottoposte ogni giorno al tampone. La somma tra sintomi influenzali di adulti e bambini e gli obblighi di quarantena per congiunti e colleghi rischia davvero, appena ci saranno in circolazione, oltre al Coronavirus, anche influenza stagionale e malanni da freddo, di paralizzare il mondo economico. Si profila un lockdown a intermittenza, ma senza più aiuti dallo Stato o dalle Province. Prima di contare i danni occupazionali e il calo del Pil, cerchiamo di migliorare e abbreviare tutte le procedure”.

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