La Sindaca di Villa Lagarina, con il classico approccio arrogante di chi appartiene a una certa sinistra, cerca di banalizzare il lavoro di puntuale denuncia svolto dallo scrivente circa lo stato di abbandono del lago di Cei.
Non ha potuto certo nascondere le situazioni denunciate, ma prendiamo atto che ora sono iniziati, per quanto riguarda il lago, alcuni lavori di bonifica. Ma quello che alla disattenta sindaca sfugge è il piano generale di una zona, quella di Cei, che è completamente isolata e abbandonata a sé stessa.
E se è vero che sono state installate delle cabine Wc supersoniche con pannelli solari, è altrettanto vero che da Bellaria verso Cei lo stato di abbandono è ben noto a tutti coloro che vivono quel territorio sia dal punto dei residenti sia da quello dei turisti.
Una zona per la quale manca una chiaro piano turistico, problema per cui si sono ripetutamente presentate proposte in Consiglio provinciale e che la solita sinistra autonomista disattenta ha completamente ignorato.
Su questo tema possiamo sfidare non solo la Sindaca in questione ma chiunque anche ad un dibattito pubblico per quanto riguarda le potenzialità della zona di Cei, ma soprattutto chiediamo il doveroso rispetto a chi quel lago, da trentino o da turista, lo ha sempre amato e per le palese disattenzioni che da anni sono state riservate a questo territorio.
Un territorio che è una perla del Trentino e che per l’Amministrazione di Villa Lagarina ma anche per l’Amministrazione provinciale è invece relegata, con la scelta del biotopo, a una località di second’ordine o di terz’ordine e senza un piano definito dal punto di vista turistico, ambientale e di strutturazione.
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Cons. Claudio Civettini