Se è tutto come sembra, la vicenda ha dell’incredibile. Stiamo parlando di quanto sarebbe avvenuto oggi, in data 7 novembre 2017, a bordo del treno Regionale veloce 2261 che, dalle 15:10, avrebbe dovuto partire da Trento in direzione Bologna. Da più testimonianze, infatti, pare che a bordo del convoglio in questione, a Trento, a seguito un acceso movimento di controllori e forze dell’ordine, dei trasgressori senza biglietto – di provenienza straniera, pare, ma probabilmente non è una notizia – siano stati visti scendere.
Una discesa dalle carrozze dalla quale, da parte di detti trasgressori, sarebbe seguito – dieci minuti dopo – un ritorno sul binario. Ora, nulla di strano, a parte un dettaglio che ha letteralmente sconvolto i presenti: il treno Regionale veloce 2261 delle 15:10 sarebbe rimasto fermo al binario per aspettare costoro! Questo è un “dettaglio” ovviamente da chiarire, sta di fatto che comunque il convoglio – come da testimonianza fotografica – si è mosso in ritardo dal binario, causando nei passeggeri comprensibili malumori.
Malumori che avrebbero enormi motivazioni in più, se fosse confermata l’ipotesi della sosta dell’intero convoglio in surreale attesa della ricerca di un biglietto da parte dei trasgressori. Pare dunque quanto mai opportuno, investire della questione l’Amministrazione provinciale affinché sia fatta piena luce sull’accaduto, considerando quanto le ipotesi qui rappresentate costituiscano, se confermate, un vero e proprio insulto alla correttezza oltreché un’umiliazione nei confronti di tutti i passeggeri regolarmente muniti di biglietto, cui è toccato un assurdo ritardo di viaggio.
Tutto ciò premesso
Il sottoscritto Consigliere
interroga
Il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:
• Se corrisponda al vero che, in data 7 novembre 2017, il treno Regionale veloce 2261 che, dalle 15:10, avrebbe dovuto partire da Trento in direzione Bologna, è partito con un ritardo di almeno una decina di minuti;
• Se corrisponda al vero che il motivo di questo ritardo – come parso a molti passeggeri a bordo – sia stato riconducibile meramente al fatto che è servito del tempo, per dei trasgressori scesi dal convoglio, per munirsi dei biglietti mancanti;
• Se, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, non considera tutto ciò un fatto assurdo, oltreché un’umiliazione nei confronti di tutti i passeggeri regolarmente muniti di biglietto, cui è toccato un gratuito ed evitabilissimo ritardo di viaggio;
• Se corrisponde al vero che episodi del tutto analoghi sarebbero già avventi in Trentino.
• Entro quali termini e secondo quali modalità, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, intenda attivarsi affinché simili fatti non abbiano in alcun modo a ripetersi.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
Cons. Claudio Civettini-CIVICA TRENTINA
