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CIVETTINI* CANTINA DI MORI: MAGISTRATURA E GUARDIA DI FINANZA A TUTELA DI AZIENDA E SOCI

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10.26 - sabato 4 novembre 2017

Il Cda della Cantina di Mori, dopo aver pubblicamente negato reati di qualsiasi genere ascrivibili al Direttore allora in riposo forzato e ora licenziato, ora inverte la marcia e risolve in tronco il rapporto di lavoro con il Direttore, adducendo a irregolarità inventariali, senza darne notizia dettagliata di quali siano le stesse.

Un epilogo scontato che ha messo alla berlina la Cantina sociale stessa e attivata un ingenerosa macchina del fango che non è accettabile da un sistema-quello della Cooperazione-che ha dei valori irrinunciabile, un Codice etico condiviso e una linea morale che non dovrebbe certo passare da licenziamenti poco credibili.

Ora-così come annunciato dall’ormai ex Direttore-sarà la Magistratura a dover giudicare, ma di più, mi sembra logico di invocare l’immediato intervento della Guardia di Finanza, per accertare-carte alla mano-quali siano le eventuali responsabilità ma soprattutto, le eventuali cause o connivenze, poiché se già nell’assemblea chiesta dai Soci, sono emerse posizioni contradditorie tra Presidente e vice-presidente, ora la chiarezza deve essere a 360 gradi, a tutela dei Soci, dei territori, della dignità delle persone e delle loro Famiglie ma anche a tutela e garanzia di una Azienda-la Cantina di Mori –Colli Zugna-che attraverso l’azione del Direttore, ha saputo dare soddisfazioni inimmaginabili, fuori dal circuito dai colossi degli imbottigliatori .

Credo che tutto sia documentato minuziosamente e le vere responsabilità verranno a galla, ma in attesa di ciò, pur sapendo come sia difficile per qualche arrivista lasciare la posizione, l’invito al Cda di dimettersi, poiché in entrambe le possibili visuali-divise tra colpevolisti e innocentisti -l’organo non ha funzionato, il controllo non è stato tempestivo ma soprattutto, quest’ultimo forse, potrebbe essere stato a senso unico per tutelare indicibili interessi  che solo l’accertamento puntuale dei movimenti da parte della Guardia di Finanza potrà accertare ed ascrivere.

Dimissioni, anche a fronte della grave responsabilità di aver messo la Cantina stessa alla berlina e di non aver saputo trattare con saggezza quelle situazioni che oggi si sarebbe preferito addossare ad un capro espiatorio rispetto all’eventualità di un sistema consolidato per tutte le Cantine, nei percorsi di trasferimento verso imbottigliatori che hanno la pretesa di fare il mercato.

 

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Claudio Civettini

Consigliere provinciale Civica trentina

 

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