(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Dopo aver provato ad aumentare le indennità dei consiglieri regionali del Trentino Alto Adige – Sūdtiro ora con questa proposta del Presidente Roberto Paccher sembra ci sia il tentativo di percorrere una nuova via per ripristinare i privilegi della politica. In un momento in cui sarebbe opportuno provare a riconquistare la fiducia dei cittadini nei confronti della politica con azioni concrete che tutelino il lavoro e le famiglie non si comprende questo continuo tentativo di ripristinare, seppur sotto forma differente, i privilegi della politica.
La Regione Trentino Alto Adige – Sūdtirol già da molti anni aveva modificato l’indennità di mandato (vitalizio) prevedendo il versamento ad un fondo a scelta di previdenza complementare. Scelta da noi condivisa che permette, tra le altre cose, di non dover gestire direttamente le risorse esponendosi anche al rischio dell’andamento dei mercati finanziari. La previdenza complementare, secondo pilastro pensionistico, oggi indispensabile per qualsiasi lavoratore dipendente va incentivata non, seppure indirettamente, denigrata.
Oggi la percentuale a carico della Regione è al massimo del 24,2% e può essere ridotta fino ad un minimo del 12% in rapporto alla posizione contributiva del consigliere come si può affermare che togliendo questo vincolo non vi sia un aumento di costi per la Regione stessa.
L’autonomia di cui godiamo deve essere utilizzata al meglio, nell’interesse di tutti i cittadini, proporre di modificare una Legge per percorrere interessi di parte con la motivazione di adeguarsi ad altre Regioni non ci sembra un utilizzo corretto e consapevole. Chiediamo al Presidente di desistere e ritirare il disegno di Legge.