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CISL MEDICI – TRENTINO * VACCINAZIONI: « LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO HA FATTO IL SUO DOVERE, NEL REPERIRE MEDICI ED INFERMIERI PER FRONTEGGIARE LA PANDEMIA »

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16.54 - giovedì 27 maggio 2021

In questi giorni APSS, Cisl medici del Trentino e medicina generale tutta hanno concordato che, da domani sera, i medici di base che stanno vaccinando secondo l’accordo da noi sottofirmato con APSS e Assessorato alla salute, correttamente, possano disporre anche del vaccino Pfizer per le inoculazioni nei confronti dei propri pazienti che sono esenti tiket per patologia o per invalidità tra i 18 e 49 anni; ed anche ai pazienti senza esenzioni, con più di 50 anni (fino ai nati del 1971).Segnaliamo che fino ad oggi ci era precluso scendere sotto i 60 anni di età.Primi in Italia, quindi, anche per scelta di vaccini e di pazienti per classi di età.

Inoltre, i medici di famiglia sono stati autorizzati, sempre da domani, a ritirare ai Distretti di appartenenza sia le dosi di vaccino Astra per i richiami dei nostri pazienti; che quelle Janssen per gli assititi, in quest’ultimo tipologia di vaccino tra i 50-79 anni.Ricordiamo che in questo ultimo caso il vaccino viene somministrato in unica dose.

Ringraziamo pertanto come Cisl medici l’Assessorato alla salute e la Direzione Generale aziendale che sta regolarmente concertando con i sindacati della medicina generale,con la Cisl medici di RSA, con la Cisl medici specialisti ambulatoriali interni, con la dirigenza medica cisl,con il settore dei medici cisl pensionati e liberi professionisti volontari, gli step per vaccinare tutta la nostra popolazione trentina, anche presso gli ambulatori dei circa 160 medici di famiglia che si sono resi, fin qui, con spirito di abnegazione e la loro organizzazione indipendente, disponibili a inoculare,ad oggi, piu di 17.534 dosi di vaccini anticovid19 vari , secondo quanto ci ha dichiarato ufficialmente il dott.Ferro, Direttore sanitario dell’APSS.

Riteniamo, in definitiva, che la Provincia autonoma di Trento abbia, ad oggi,fatto il suo dovere, tenuto conto di quanto fin qui ottenuto da Roma e delle difficoltà enormi nel reperire un numero di medici ed infermieri tali da supportare il carico di lavoro immenso che abbiamo sostenuto e sopportato in pandemia.

Sottolineando che ci sono decine e decine di medici che non fanno ferie o riposo da gennaio dell’anno scorso. Il calo di mortalità oramai azzerato in Trentino, e lo stesso calo delle terapie intensive e dei Reparti predisposti per il Covid19, che dà respiro ai nostri medici dirigenti, convenzionati,volontari ed agli ammalati di tutte le altre patologie è l’unica medaglia che abbiamo ricevuto.

Sostenere il contrario o criticare a prescindere, non dà merito a chi, in Cabina di Regia, in Assessorato alla salute e Azienda sanitaria aveva dato priorità assoluta alla messa in sicurezza delle persone anziane, fragili, non ambulabili e con gravissime patologie croniche ed ora anche quelle meno gravi.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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