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CISL MEDICI – TRENTINO * VACCINALI ANTI-INFLUENZALI: PAOLI, « CI SONO O NON CI SONO LE DOSI SUFFICIENTI PER TUTTI I CITTADINI? »

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10.59 - giovedì 1 ottobre 2020

Ci sono o non ci sono dosi vaccinali antiinfluenzali sufficienti per tutti i cittadini del Trentino che le richiedono da una settimana? Dobbiamo purtroppo constatare, dopo le tante promesse e assicurazioni da parte del dott. Ferro e dell’Assessorato, che la realtà è ben diversa.

I medici di base che avevano scelto l’opzione affinché fosse la Protezione civile, come deciso in Provincia ed in Azienda, a consegnarci in studio le scorte vaccinali antiinfluenzali necessarie per i nostri cittadini, si trovano ora nella scomoda posizione di quelli che non ricevono proprio nulla,compresi i cittadini che si rivolgono loro sempre più in affanno.

La Protezione civile, per il tramite dei propri funzionari, ci ha ora segnalato che i vaccini arrivati ieri 30 settembre presso il deposito di Lavis,cominceranno ad essere distribuiti (forse) da lunedì prossimo 5 ottobre ai medici di famiglia che ne hanno fatto richiesta.Ma abbiamo altresi scoperto che alcuni di questi medici non sono ricompresi nella lista che hanno in mano la Protezione e tanto meno APSS e neppure hanno i numeri di telefono per avvisare i medici della consegna o gli orari di consegna nei presidi, obbligando taluni medici, da oltre dieci giorni a tenere continuatamente aperte le porte degli ambulatori anche fuori orario.

Non solo. La distribuzione, pubblicizzata su tutti i giornali come già avvenuta, necessita al contrario che ogni medico, come ogni anno, vada a ritirare le scorte ai distretti lontani dai presidi territoriali, con ulteriori disservizi nel rintracciamento dei responsabili dell’Igiene pubblica aziendale che non si trovano facilmente neppure al telefono.

Per quei medici di base che hanno scelto la Protezione civile, va ancora peggio, perchè, ora, dopo le notizie ricevute dei ritardi nell’assegnazione, viene negata qualsiasi scorta presso Azienda sanitaria trentina.Che non risponde fattivamente neppure alle chiamate di chi, medico o paziente, è in continua fibrillazione.

Se questa è l’organizzazione aziendale postbordoniana, la vaccinazione dell’Assessore e di Ruscitti davanti alle telecamere,che fa il paio con quella del dott.Bordon l’anno scorso, non è che uno spot pubblicitario.

Mentre migliaia di cittadini ,illusi di avere il via libera alle vaccinazioni un mese prima del solito novembre, sono in forte difficoltà per questi disservizi continui che si riverberano su di loro e si assommano alla impossibilità,da parte dei medici, di fare diagnosi differenziale con il Covid19.

Con il risultato che dall’anno scorso non è cambiato proprio nulla.Forse,visto cosa ci aspetta, stiamo peggiorando ulteriormente.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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