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CISL MEDICI – TRENTINO * REPLICA A PRESIDENTE FUGATTI: PAOLI, ” OK ALL’ISTRUTTORIA PER REINTRODURRE LE SEDI DI GUARDIA NELLE VALLI “

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14.13 - sabato 24 novembre 2018

Risposta alle dichiarazioni rese dal presidente Fugatti alla stampa di stamane. Accogliamo con grande favore le dichiarazioni rese dal Presidente Fugatti alla stampa relativamente all’ipotesi dell’apertura di una istruttoria per reintrodurre le sedi di guardia nelle valli.Questo dimostra concretamente quell’attenzione e sensibilità nei confronti dei medici e dei Sindaci nei confronti della popolazione che abita nelle periferie e nelle valli orograficamente difficili da raggiungere del nostro Trentino.

I nostri medici del territorio, nonostante il dimezzamento senza valido motivo delle sedi di guardia preesistenti alla Delibera di Giunta n.409 dell’8 agosto 2016, mantengono il senso di attaccamento al nostro sistema sanitario provinciale e nazionale, perchè ne condividono i valori di equità, solidarietà, universalità che ne impediscono a tutt’oggi lo smantellamento.

Ricordiamo per inciso che la nostra Provincia Autonoma, fino al 2016 era quella con il rapporto Medici per interventi domiciliari ed ambulatoriali delle guardie mediche maggiore di tutte le altre Regioni d’Italia, solo per segnalare la sensibilità del nostro personale operante allora.

Con un maggiore numero di punti di primo intervento nelle valli periferiche ed a disposizione dei cittadini nei Comuni più lontani dal centro, tale disponibilità non sarebbe mai mancata.

Segnaliamo, però,che il contratto delle guardie mediche territoriali, prevede sia la possibilità di inserire medici dell’emergenza sanitaria territoriale convenzionati in osservanza della programmazione provinciale esistente, in numero concordato con il Sindacato della medicina generale; sia inserire medici di continuità assistenziale in rapporto ottimale di 1:5000 abitanti residenti, con una riduzione, concordata con il Sindacato, fino al 30% (art.64,comma 3), solamente attraverso la discussione in Comitato provinciale ex art.24 della medicina generale.

Il numero di entrambe le figure mediche, attualmente depauperato per volere delle Giunte precedenti, sarebbe e sarebbe stato sufficiente per coprire con capillarità e qualità tutto il nostro complicato territorio orografico, filtrando in modo egregio gli invii ai Pronto soccorsi, oggi oberati di lavoro.

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Dottor Nicola Paoli

Segretario generale Cisl medici del Trentino

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