News immediate,
non mediate!

Rotary Club Trentino Nord – Il bosco del futuro

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CISL MEDICI – TRENTINO * REPLICA A GIORNALE L’ADIGE: “ CI RITENIAMO ESTRANEI AD OGNI ACCUSA A NOI RIVOLTA, USCITA IN QUESTI ULTIMI QUATTRO GIORNI “

Scritto da
18.59 - domenica 28 agosto 2022

Leggiamo per la terza volta sull’Adige di Trento attacchi del giornale (che in nessun articolo si firma con nome e cognome)al Segretario Generale Cisl medici del Trentino con giudizi e senza frasi intere comprensibili del pensiero originale di quanto dichiarato in comunicato stampa di giovedì scorso da noi.

In quest’ultimo ennesimo articolo giornalistico di oggi, precisiamo, il Coordinatore Nazionale di categoria della Cisl medici non è stato affatto “zittito dal suo stesso segretario generale”, né a Roma né aTrento.

Vale la pena ricordare comunque a tutti, nessuno escluso, che nello Statuto di Cisl medici si legge all’art.5:”Gli iscritti hanno diritto ad essere adeguatamente informati e coinvolti nelle decisioni che li riguardano e ad esercitare il diritto di critica nei confronti dei Dirigenti sindacali, nei limiti previsti dal presente Statuto ed in termini democraticamente e civilmente corretti”.Inoltre all’art.21:”Il Segretario Generale (Cisl medici del Trentino) ha la rappresentanza legale, amministrativa, patrimoniale, e politica della Federazione (Cisl medici del Trentino); I Segretari Nazionali hanno la responsabilità di settori di attività, attribuiti dal Segretario Generale.”

Detto questo, riguardo al Comunicato rilasciato dalla Cisl Medici del Trentino il giorno 25 c.m., sentita la segreteria regionale, corre l’obbligo rimarcare che Cisl medici ha espresso il suo parere politico sindacale riguardante la frase che la Segretaria Maestri avrebbe pronunciato al “Corriere del Trentino” sulla nostra “sanità a pezzi”, ritenendola offensiva dei medici iscritti alla sigla Cisl medici del Trentino, che ivi vi lavorano, nonché portatrice di poca utilità per coloro che volessero provare a venire a lavorare come medici specialisti in Trentino provenienti dal resto d’Italia.

A coloro che anonimamente apostrofano Cisl medici come sindacato al servizio del centro destra leghista (vedi “L’Adige” del 26 agosto ) rispondiamo che Cisl medici del Trentino è l’unico sindacato di prima affiliazione, in Italia e in Trentino, ad aver portato a compimento, durante la presente legislatura a guida leghista, con lo stesso Segretario Generale Paoli, in Trentino, uno sciopero di 48 ore continuato, che ha visto la partecipazione del 95% dei suoi iscritti medici di medicina generale, a difesa del diritto dei cittadini a ricevere anche le vaccinazioni anti-influenzali. L’unico tra le 18 Federazioni di Cisl del Trentino. A chi, quindi, non è in grado di leggere la reale sostanza di quanto abbiamo comunicato, rileviamo che nessun politico ci ha ancora criticato apertamente sui temi precisi, tecnicamente parlando, inseriti nel comunicato stesso.

I problemi sono molti nella sanità trentina, e non lo nascondiamo certo noi, ma la capacità del Trentino di reagire a queste difficoltà sanitarie si deve all’impegno di coloro che,”integri”, supportano con spirito di coraggio e abnegazione, ogni giorno, questa sanità nostra . Ci siamo quindi concentrati solo su alcuni temi di ambito medico, portati all’attenzione nell’intervista.

Il nostro compito, a difesa delle nostre categorie e dei nostri contratti attuali, non può esimersi, in data odierna, dal segnalare a tutti quanto la medicina generale sia migliorata da quando è Direttore Generale Antonio Ferro, pur permanendo comunque difficile la situazione sanitaria italiana, per i numeri ridotti dei professionisti che stanno andando ovunque in pensione e per l’epidemia non più emergenziale, tutt’ora ancora in atto.

Abbiamo, a nostro avviso, giustamente fatto presente che non è possibile qualificare come recente l’appesantirsi delle liste di attesa, in quanto il problema ha origini lontane, per carenza di programmazione da tempo sul numero di medici specialisti (convenzionati e ospedalieri) in servizio, preposti a effettuare le visite specialistiche, ( di fatto praticamente uguali da anni e non diminuiti); sulla carenza di incentivi come le borse di studio per fare fidelizzare qui i medici e per naturale ingolfamento post Covid che ha rallentato i tempi, come noto. E per dimostrare l’infondatezza di chi ci addita a chiari sostenitori aziendalisti abbiamo dichiarato che i medici specialisti che lavorano negli ambulatori aziendali attuali sono in sofferenza, ora, e per questo rischiamo di perderli, perché sono costretti, a dedicare, in molti casi, solo dieci minuti a visita e ciò è decisamente dequalificante.

Ricordiamo, poi, che neppure due settimane fa il nostro Segretario aveva dichiarato pubblicamente l’impossibilità per i medici di medicina generale di usare i RAO, dal momento che le pressioni dei cittadini per ricevere visite in tempi immediati, erano diventati insostenibili, con minacce non solo verbali ai singoli medici nei singoli ambulatori territoriali.Non abbiamo sentito difese nei nostri riguardi né da CGIL, Cisl Uil né dai politici.

Siamo convinti come Cisl medici, che in questo momento di difficoltà estrema per tutti sarebbe opportuno, invece che polemizzare in tempi di elezione, darsi una mano, privato e pubblico, per dimostrare all’attuale Governo che la capacità di reazione del Trentino dinnanzi alla crisi è merito anche dell’impegno dei nostri sanitari, che ogni giorno prestano aiuto ai più deboli ,rafforzando lo spirito di comunità ,compreso visitare e abbattere le liste infinite d’attesa. Solo cosi riceveremo e stiamo ricevendo quanto previsto nel Pnrr per Missione 6 e non solo.Abbiamo sostenuto le visite a pagamento dai privati, purché risarcite dalla Provincia, e ci pare che stia avvenendo; e abbiamo compreso la necessità di ovviare con il privato, tenendo presente l’impossibilità, con il pubblico, di occupare interi reparti sguarniti, laddove i nostri dirigenti medici lavorano il triplo, per tamponarne le perdite, trattenendo coloro che anche oggi, pensano di dimettersi in blocco da interi reparti.

Infine abbiamo sottolineato, prima che le RSA chiudano per mancanza di personale e che queste elezioni non moltiplicherà di certo, che qui il mondo medico delle RSA è prettamente privatistico. Riguardo al Comparto, aggiungiamo ora, non allora, che in Piemonte il rapporto infermiere ospiti di RSA è di 1:50 e in altre realtà 1: 25 non da oggi e che con questa pressione si rischia di chiuderle, le RSA, seppur negato anche oggi dall’Assessore.Invece fare quanto suggerito da Cisl medici del Trentino nel Protocollo con Upipa di due anni fa, concordato con la ex Presidente Parolari.

In definitiva non abbiamo ancora sentito da nessun politico provinciale, in questa campagna elettorale, quale soluzioni darebbe ai tanti problemi sanitari e medici a cui fa riferimento solo criticando.

Per tali ragioni ci riteniamo estranei ad ogni accusa e comunicato e lazzo rivolta a Cisl medici del Trentino, uscita in questi ultimi quattro giorni.

 

*
Ufficio stampa Cisl medici del Trentino

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.