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CISL MEDICI – TRENTINO * MESSA A RIPOSO DEL DOTTOR FONTANA, MEDICO DI FAMIGLIA A LAVIS: “STA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RENDERE APPETIBILE LA SEDE TERRITORIALE”

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09.06 - mercoledì 31 gennaio 2018

In relazione alle notizie apparse questa mattina sui quotidiani locali, in riferimento alla messa a riposo del dottor Fontana, medico di famiglia a Lavis, ci corre l’obbligo specificare che:

Ai sensi delle disposizioni di cui agli articoli 19 e 25 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e agli articoli 33 e 40 dell’Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, approvato con intesa della Conferenza Stato-Regioni del 29 luglio 2009 e successiva delibera provinciale 748/2013 la Giunta, rilevò l’esigenza di procedere ad un ampliamento dell’ambito territoriale su cui era situato Lavis, “al fine di facilitare ai cittadini la scelta tra più medici di assistenza primaria;e di favorire il processo di incentivazione dell’associazionismo medico”, come segnalava la Delibera precedente, del 2007.

Tutti i medici che afferiscono a questo ambito, quindi, possono aprire ambulatorio a Lavis, se lo ritengono appetibile e favorevole per la loro attività professionale. Attualmente nell’ambito suddetto lavorano 26 medici di famiglia, di cui solo 2 non hanno più possibilità di essere scelti dai cittadini anagraficamente residenti nell’ambito.10 su 26 hanno molte scelte a disposizione. Sul territorio di Lavis, in particolare, attualmente hanno ambulatorio 6 medici di base.

Due di essi hanno molte scelte ancora a disposizione dei cittadini di Lavis che facevano riferimento al dott.Fontana, meritatamente in pensione dal 4 febbraio 2018 dopo una egregia carriera professionale. Solo uno dei medici di famiglia di Lavis, attualmente, non ha più possibilità di iscrivere altri cittadini.

Ricordiamo, infatti, a chi non conoscesse il nostro contratto, che oltre il massimale (1500), ogni medico può accettare anche i pazienti che hanno parenti del nucleo familiare già iscritti con lui, dall’età dei sei anni in su (fino ad un massimo di 1575 iscritti).

Tutti i domiciliati non residenti hanno diritto fuori da questi paletti ad iscriversi comunque. Inoltre, per ovviare alla Dgp n.748,e rendere più agevole l’inserimento dei medici di base sul territorio, il Comitato aziendale della medicina generale, nella riunione del dicembre u.s. ha concordato (organizzazione sindacale e Direzione generale Apss) un documento comune,già presentato all’Assessorato alla salute, in riferimento alla ridistribuzione degli ambiti medici, che ottimizzerebbero ulteriormente la scelta dei professionisti da parte della popolazione che insita sull’ambito stesso.

È vero anche che, su Lavis, insitano tre associazioni mediche che possono comunque supportare con tutti gli effettivi le richieste prescrittive e di visite che si rendessero necessarie da qui in avanti; che nell’accordo provinciale vi sono le articolazioni per non lasciare comunque alcuno senza medico; che stiamo attendendo che la Provincia si accordi per la stabilizzazione delle aggregazioni (Aft) ad ancor più larga offerta di servizi per i cittadini anche di Lavis ed infine che, da giugno 2017, si è inserito nell’ambito un medico che ha a disposizione ancora 1200 posti liberi ed un altro, venti giorni fa, che ha a disposizione 1500 posti liberi a tutt’oggi.

Sta all’amministrazione comunale di Lavis rendere appetibile a codesti medici senza ambulatorio la sede di Lavis stessa.

 

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Dottor Nicola Paoli

Segretario generale Cisl medici del Trentino

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