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CISL MEDICI – TRENTINO * LISTE ATTESA: PAOLI, « I CODICI BIANCHI DI COMPETENZA DEI MEDICI DI FAMIGLIA SONO TALI SE IL PAZIENTE PUÒ IMMEDIATAMENTE PRENOTARSI AL CUP »

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13.44 - venerdì 25 giugno 2021

In relazione alle dichiarazioni rese a mezzo stampa dal dr.Ramponi, Direttore Area emergenza, Unità operativa medicina d’​urgenza e pronto soccorso a Trento, in riferimento alla categoria della medicina generale, come Cisl medici del Trentino segnaliamo che i codici bianchi di competenza dei medici di famiglia sono tali se il paziente, per i codici RAO emessi dai nostri professionisti, trova immediatamente da prenotarsi al CUP.

Se, al contrario, deve attendere dinnanzi ad un disco registrato o riceve prenotazioni molto al di là delle aspettative sue e delle richieste del medico curante, il cittadino vuole risposte immediate che i medici di famiglia non possono dare.

E da quanto evinciamo, andare al pronto soccorso significa che per una botta ricevono risonanze magnetiche ed analisi immediate senza sforzarsi per fare la fila dai propri medici che, ricordiamo, sono da tempo in sottoorganico e con stipendi provinciali fermi da 14 anni.

Ricordiamo altresì che le prestazioni di particolare impegno professionale a cui erano chiamati i nostri medici convenzionati, in via del tutto volontaria, hanno una indennità, per quanto riguarda il costo del materiale ancora legata alla lira, dell’ordine dell’acquisto di un cerotto; e sono riferiti al 2002.

Pertanto, con i costi del materiale attuale, siamo indisponibili a fare da filtro al pronto soccorso senza giusti emolumenti.

Infine, date le segnalazioni del dr.Ramponi, che non abbiamo mai sentito elogiare medici di famiglia e le guardie mediche, per lo sforzo che abbiamo fatto in tutta la pandemia nel tenere fuori dai pronto soccorsi più gente possibile, segnaliamo a lui ed a tutti, che anche il medico prontosoccorsista molte volte non si comporta secondo normative specifiche nella certificazione.

Infatti se il medico prontosoccorsista diagnostica ad un paziente qualsiasi patologia o infortunio, comprese le contusioni della colonna, e magari dopo avergli fatto tutte le risonanze possibili, gli diagnostica solo “contusioni”con prognosi di venti giorni, per Legge di Stato non è di competenza del medico di famiglia certificarlo all’INPS, ma all’atto della prima diagnosi dallo stesso medico del pronto soccorso.

Lamentiamo, come categoria della medicina generale, al contrario, l’inapplicabilità di questa legge da parte dei dirigenti del dr.Ramponi, con continui stravolgimenti delle Leggi su tale argomento come su molte altre questioni, che mettono in estrema difficolta i medici di famiglia, pagati a paziente, mentre arrivano incessanti suggerimenti, rispetto allo stipendio mensile sicuro, del tutto fuori luogo dei prontosoccorsisti, e che mettono in estrema difficoltà pazienti inviati dagli uni agli altri come pacchi postali.

Ci auguriamo, alla luce di tutto questo, che la nuova gestione della Dirigenza Generale APSS prenda in considerazione la necessità di aprire un tavolo di confronto in primis con la categoria della medicina generale e poi anche in contemporanea con la dirigenza dell’area emergenza e prontosoccorso, per quanto di attinenza della continuità assistenziale dei nostri medici e dei medici USCA.

 

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Dr. Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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