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CISL MEDICI – TRENTINO * CAMPAGNA VACCINALE ANTIINFLUENZALE: PAOLI, « COSA SERVE IL TANTO MARKETING PUBBLICITARIO SE POI NON CI FORNISCONO I QUANTITATIVI RICHIESTI »

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12.46 - giovedì 7 novembre 2019

Disorganizzazione aziendale sulla campagna vaccinale antiinfluenzale. Cisl medici del Trentino segnala che, nonostante la programmazione provinciale prevedeva a fine ottobre la consegna dei vaccini antiinfluenzali per l’inizio della campagna che doveva iniziare il 4 novembre, ai 370 medici di famiglia che devono vaccinare i propri pazienti adulti, a tutt’oggi, in tutte le valli, ed a Trento, i vaccini antiinfluenzali non sono stati dati in maniera tale da soddisfare tutte le richieste dei pazienti dei medici di famiglia nei rispettivi ambulatori sul territorio, con gravi disagi per medici e pazienti. Disagi che, a volte, sono sfociati in contrasti verbali tra azienda e medici stessi.

L’APSS, cioè, non ha, come pattuito, rifornito al 100% i medici di base, che denunciano una mancanza di dosi che, in alcuni casi, supera anche il 50%.

Ci chiediamo a cosa serve il tanto marketing pubblicitario sbandierato dall’APSS, con manifesti, locandine, annunci alla popolazione di recarsi dal proprio medico di famiglia, spiegando quanto importante sia immunizzarsi contro l’influenza stagionale, se poi non ci forniscono dei quantitativi richiesti in tempi non sospetti,a causa della loro disorganizzazione.

L’obiettivo della medicina generale, controfirmato da un accordo provinciale con l’ex Assessore Zeni, prevedeva di aumentare quest’anno, come l’anno precedente, la copertura vaccinale soprattutto nelle categorie a rischio, tenendo conto che l’influenza può portare a complicanze mortali.

Se invece i vaccini vengono consegnati ai medici di famiglia, per un quarto una settimana, un altro quarto la settimana dopo e il 50% stiamo ancora attendendo che ce li mettano a disposizione, tra l’altro obbligando i medici delle valli a lunghi tragitti a vuoto presso i distretti per la consegna, noi tutti avremo solo un mese e mezzo per realizzare tutto il processo. E questo si ripercuoterà anche sul nostro lavoro negli ambulatori e nelle visite domiciliari, nei confronti di coloro che, infettati in questi giorni, non per colpa nostra ma solamente aziendale, non possono essere vaccinati per tempo.

 

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Dott. Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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