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CISL MEDICI – TRENTINO * AGGREGAZIONI FUNZIONALI: PAOLI, « LE DICHIARAZIONI DI RIUSCITTI DANNO IL VOLTASTOMACO AI NOSTRI MEDICI E GETTANO NEL PANICO »

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11.41 - sabato 4 aprile 2020

Le dichiarazioni rilasciate ieri dal Dirigente generale del Dipartimento Salute e Politiche sociali, dottor Giancarlo Ruscitti Ruscitti, a stampa e televisioni riguardanti le Aggregazioni territoriali funzionali della medicina generale (AFT) offendono l’intelligenza dei nostri cittadini, danno il voltastomaco ai nostri medici, gettano nel panico chi tra tutti noi ha ben presente cosa significa assemblare venti professionisti e rispettivo personale in megapoliambulatori con 30.000 cittadini che dovrebbero andare e venire in mezzo a pazienti che attendono tossendo nelle sale d’attesa.

Il tutto condito dalla sua intenzione di fare accordi senza la maggioranza della Medicina generale, in barba a contratti e leggi vigenti.

Dal Coordinatore conoscitore degli ambienti romani, della Task force Covid-19 provinciale, che doveva suggerire a Fugatti di non firmare una delibera che prorogava a mercoledi 11 marzo la chiusura degli impianti sciistici, dal momento che Conte stava per decretarne lo stop per martedi mattina 10 marzo; che doveva redigere la Delibera sul Piano pandemia provinciale dopo oltre 12 anni dall’ultimo,mentre ci ha messo un attimo a farsi aumentare lo stipendio;dal Direttore Generale del Dipartimento salute della Provincia autonoma di Trento che doveva suggerire all’Assessore alla salute di non lasciare aperte le porte delle RSA ai parenti degli ospiti, evitando l’insurrezione salvifica di Upipa e le centinaia di drammi che stanno vivendo nipotini e familiari questo mese; al Presidente supplente del Comitato provinciale della medicina generale che il 30 gennaio u.s., a preghiera drammatica espressa dal Sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale di dotare i nostri medici di guardia e di base da subito di mascherine e tamponi per fare da baluardo sul nostro territorio per i nostri trentini all’avanzata del Covid19, rispose, in rappresentanza della Provincia a Statuto speciale che si doveva attendere le direttive del Governo, con il risultato di un medico di guardia morta,molti in rianimazione, altrettanti in ospedale,cosa dovremmo rispondere?

Forse che per la sua foga di far firmare a Fugatti un qualsiasi atto con due sindacati minoritari che non rappresentano neppure un terzo della nostra popolazione ci troviamo oggi che oltre Ledro si è infettato anche Storo?

Che laddove sull’Altopiano di Lavarone, o Bezzecca, o Tesino dovrebbe aiutare tutto il giorno la popolazione un medico delle unità speciali, la realtà è che quel medico lavora al telefono in un distretto per quattro ore al giorno alle dipendenze di un dirigente aziendale?

Ha deriso Cisl medici del Trentino,colpevole di aver scioperato, perchè poteva fare a meno di noi, in barba alla Legge 165.

L’accordo emergenziale che ha messo in piedi non ha retto l’urto del Covid19,dimostrando che le sue idee emergenziali della medicina generale erano flop, bluff.

Stia lontano dalle AFT e impari dal suo Presidente della Provincia, che molto più concretamente, nella Finanziaria provinciale, ha dato la possibilità agli associazionismi, anche piccoli, di valere come le aft.

Cominci a diminuire il raggio d’azione dei medici di base.Aumenti gli ambiti comunali affinchè il medico si concentri sulla sua popolazione locale invece che girare per valli intere.

Si lasci insegnare da chi, presente al tavolo tecnico nazionale Sisac ne sa più di lui. Per il momento, da medico a medico, lo attendiamo in prima linea anche lui, romano, a curare i nostri trentini, piuttosto che a impontare dietro ad una scrivania.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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