Si è svolta presso la Presidenza della Provincia la riunione della Comitato provinciale per la medicina generale alla presenza del governatore Maurizio Fugatti e dell’Assessore alla salute Stefania Segnana.
La riunione è stata deludente e si è svolta con un muro contro muro delle organizzazioni sindacali della Medicina generale, tutte coese a non far partire nessuna Aft come illustrate oggi dal Direttore generale dell’Azienda sanitaria, Paolo Bordon, e la parte pubblica aziendale che non voleva sentire ragione.
Cisl medici, sindacato di maggioranza assoluta della Medicina generale del Trentino ha contestato le proposte formulate perchè non rispettose delle norme del contratto vigente e che premiano i pazienti di Trento di soli otto medici di base a discapito delle migliaia di pazienti trentini che non avranno gli stessi vantaggi di pochi.
Sottolineiamo infatti che gli otto medici non sono autorizzati dagli altri 62 di Trento ad usare i dati dei loro pazienti per le ricette e le impegnative dei cittadini non iscritti a loro.
Tale presa di posizione della parte pubblica del Comitato provinciale, è molto grave perchè delegittima il contratto,fonte certa dei diritti e dei doveri dei 108 medici di guardia e dei 360 medici di base,ed apre scenari futuri incerti e pericolosi.
Dobbiamo amaramente constatare che tutto è cambiato per non cambiare nulla e non siamo più in uno stato di diritto contrattuale.
Pertanto, alla luce della ferma opposizione delle organizzazioni sindacali a qualsiasi attivazione a Trento e Mezzolombardo, che riteniamo illegittime e non conformi al nostro contratto, Cisl medici sta predisponendo l’attivazione dello stato di agitazione sindacale che prelude allo sciopero generale della categoria della medicina generale, ed ogni altra azione per riportare in primo piano il rispetto delle norme contrattuali.
*
Dottor Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino