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CISL MEDICI * REPLICA A CONSULTA PAT SALUTE * PAOLI, « LAVORIAMO 12 ORE AL GIORNO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ, SIA DI GIORNO CHE DI NOTTE E CI SENTIAMO OFFESI DA CHI IPOTIZZA IL CONTRARIO »

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13.00 - domenica 21 marzo 2021

Cisl medici del Trentino, sindacato di maggioranza assoluta della Medicina generale, rimane basita dinnanzi alle parole della Consulta per la Salute apparse oggi su un quotidiano locale.

L’Assessorato alla salute, dopo l’estate scorsa, insieme alla Direzione Generale aziendale, si è coordinata con i medici di medicina generale per gestire la pandemia in tutti i suoi aspetti organizzativi che ci riguardavano e ci riguardano. Prima abbiamo firmato un accordo tra le parti per effettuare gratuitamente test sierologici rapidi a tutto il personale scolastico, poi tamponi antigenici orofaringei, infine i vaccini a tutti i nostri cittadini, in maniera tale, rispetto alle notizie che provenivano dallo Stato italiano e dalle Procure, si potesse mettere in sicurezza nel minor tempo possibile la nostra popolazione.

Proprio perchè questa è una guerra, chi non sta dalla parte del nemico deve combatterla fianco a fianco senza egoismi personali. Segnaliamo quindi a Renzo Dori, Enrico Paissan, Maurizio Agostini, Carlo Tenni, che la Medicina generale,come la dirigenza medica, attualmente, non lavora solo dal lunedì al venerdì, ma anche di sabato e di domenica, sia a fare tamponi sia a vaccinare i nostri cittadini. Tenendo presente che non è previsto nel nostro contratto di lavoro, e che durante la settimana lavoriamo dodici ore al giorno dal lunedì al venerdì, sia di giorno che di notte, e ci sentiamo offesi da chi ipotizza il contrario.

Non difenderemo l’APSS che con il dott.Benetollo, la dott.ssa Sforzin, la dott.ssa Zuccali, il dott.Ferro, insieme ai loro collaboratori infermieristici e dirigenti medici dipendenti stanno facendo un lavoro altrettanto eccellente del nostro: lo sanno le migliaia di anziani, personale scolastico, forze dell’ordine. Lo sanno quel 58,5% di over 80 trentini che hanno ricevuto almeno una dose facendo crollare la letalità di oltre il 30%. Lo sanno tutti coloro che lavorano e vivono nelle APSP trentine vaccinati anche la seconda dose. Sicuramente, però, non permettiamo ad alcuno di immaginare situazioni che non esistono, che offendono l’encomiabile lavoro dei nostri liberi professionisti, che stanno dando l’anima gratuitamente in giornate non lavorative, invece che stare con le proprie famiglie ed i propri figli.

È il “Corriere della sera” nazionale, oggi, che encomia il lavoro della medicina generale trentina con 2500 dosi già somministrate a domicilio della nostra popolazione fragile. Le dosi non sono affatto finite, e non finiscono neppure il sabato e la domenica, e lo può testimoniare il Segretario generale Cisl medici che anche oggi, domenica, sta vaccinando a fianco dei suoi colleghi di ogni valle e di ogni distretto, con le undici dosi prima, da questa settimana trentatré, per ognuno di noi, nel numero concordato a Roma come a Trento.

Le 37 patologie croniche,come molte altre, sono di pertinenza della medicina generale nella sua attività giornaliera settimanale e fanno parte del Piano vaccinale nazionale e dell’Accordo collettivo nazionale della medicina generale. Il Piano provinciale sulle vaccinazioni è stato a noi declinato da APSS e Provincia nelle dovute sedi istituzionali con i tempi corretti.

I fragili/vulnerabili sono stati organizzati con l’avvallo della nostra organizzazione ed i nostri medici, nelle prossime ore, avranno a disposizione anche una app per segnalarli ad APSS. Fino ad oggi le cartelle cliniche dei medici di medicina generale non erano materia di scambio gratuito con alcuno, se non con colleghi e i nostri pazienti in via fiduciaria, come previsto dall’ACN della medicina generale. Metterle a disposizione per vincere la guerra è un grande segno di maturità e vicinanza alle nostre piccole realtà.

Qualcuno dimentica però che la pandemia è cosi definita perchè interessa tutta la popolazione,nessuno escluso, e per popolazione intendiamo 460 mila adulti che ogni giorno telefonano ai loro medici di famiglia, di notte alle guardie mediche, chiedono visite domiciliari anche senza averne diritto, chiedono di essere vaccinati, anche le categorie non ancora interessate dagli step ministeriali, chiedono in definitiva di fare presto. In una pandemia appunto che necessiterebbe di nervi saldi e azioni, più che proteste.

Abbia quindi, la Consulta per la salute, che si fonda sul volontariato encomiabile di migliaia di persone come noi votate ad aiutare il prossimo, la compiacenza di riconoscere lo sforzo di tutti i sanitari trentini che stanno dando, nelle loro specifiche competenze professionali, un supporto fondamentale alla nostra Provincia,con disponibilità,impegno, abnegazione, atti eroici, aiuto fondamentale per supportare il nostro sistema sanitario , in silenzio lavorando laddove altri parlano solamente di dati e statistiche.

 

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Dott.Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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