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CISL MEDICI DEL TRENTINO * REPLICA A ZENI: A PINZOLO NON ESISTE ALCUNA UCCP E NEPPURE NEL RESTO DEL TRENTINO, PERCHÈ NON DISCIPLINATE

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10.16 - giovedì 15 febbraio 2018

In riferimento alle notizie apparse oggi sulla stampa, riguardante le aggregazioni dei medici di medicina generale secondo la visione dell’assessore Zeni, siamo obbligati a fare le seguenti precisazioni:

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1) A Pinzolo non esiste alcuna Uccp, e neppure nel resto del Trentino, perchè non disciplinate; il progetto sul diabete aziendale è in vigore dal 1 gennaio 2018 con la relativa remunerazione non per merito “culturale” di Gardini e Garbari a Pinzolo, ma per contratto aziendale attivato nei confronti di 358 medici di famiglia di tutto il Trentino dalle organizzazioni sindacale della medicina generale.

2) L’aggregazione funzionale di Pinzolo (Aft), contrattualizzata il 31 maggio 2017 in Assessorato dalla parte sindacale e pubblica, deliberata in Giunta provinciale il 23 giugno 2017, e presentata personalmente da Rossi, Zeni, Cereghini, Bordon alla popolazione rendenese a Pinzolo giovedì 29 giugno 2017, consta di un gruppo di medici convenzionati H8 che, obbligatoriamente, come previsto per Legge Nazionale (Balduzzi 2012 e contratto nazionale 2009) stanno in una aggregazione di medici monoprofessionale H4 diurna. La presenza di personale amministrativo e/o infermieristico è previsto nel contratto di tutte le aggregazioni del Trentino 2013. Si precisa pertanto che il pediatra di libera scelta interagisce solo con il gruppo associato e non con l’Aft, vietata a lui. Siamo inoltre in attesa che l’Azienda sanitaria dia il via libera alle altre Aft garantite dal contratto deliberato il 23 giugno 2017 che, al pari del contratto specifico del 2013,non hanno ancora visto la luce,nonostante l’Assessore Zeni avesse firmato la messa in atto, “ con decorrenza immediata alle medesime condizioni” al pari di Pinzolo.

3) È difficile fare un matrimonio con i fichi secchi.Se la trattativa langue da cinque anni,significa che l’offerta economica di parte pubblica per le Aft, è irrisoria. Per quanto offerto ai nostri medici sino ad oggi, le Aft trentine possono unicamente prevedere un coordinamento in rete tra tutti i medici,i progetti aziendali e poco più, non certo essere confuse con le Uccp.

 

Non siamo disposti ad altro fino a quando la parte pubblica non ci dimostrerà che non sono i centralinisti del Cup suggerire le tipologie dei Rao ai medici di famiglia come ci riferiscono invece i nostri pazienti; né che su smartphone ai cittadini arrivino, prima che ai medici sui propri software aziendali, i referti; né che non venga corretta l’attuale imposizione della dematerializzazione della specialistica ai medici di famiglia,rispondendo alla molteplicità di situazioni critiche riscontrate in via sperimentale nei mesi scorsi, che non permettono al nostro hardware di funzionare correttamente.

Altro che reti tra medici di famiglia e cittadini!

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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