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CISL MEDICI DEL TRENTINO – PAOLI * AGGREGAZIONI FUNZIONALI TERRITORIALI (AFT): ” CI VENGONO IMPOSTE ORGANIZZAZIONI ‘CACIOFE’ IN CONTRASTO CON GLI ACCORDI COLLETTIVI E FUORI TEMPO MASSIMO “

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10.59 - mercoledì 5 dicembre 2018

Ci giunge, inaspettata ed in contrasto con i nostri diritti, l’invito dell’Assessore alla Salute, alla prima seduta del Comitato provinciale per la Medicina generale dopo le elezioni del 21 ottobre 2018, che presiederà personalmente, lunedì 10 dicembre 2018, nel corso del quale l’Assessorato dovrebbe annunciarci l’attivazione di due Aft che, allo stato attuale non sono legalmente fattibili.

È un mese esatto che Cisl medici ha annunciato con un comunicato stampa nazionale e provinciale che non ammetteva repliche; che i 370 medici di medicina generale del trentino avevano definitivamente bocciato la proposta delle aggregazioni funzionali territoriali di parte pubblica (Fedrigotti-Bardino-Bellotti-Zeni e Bordon) perchè non ritenute fattibili allo stato attuale e dannose per la nostra popolazione.

Ci ritroviamo, oggi, come se non fosse accaduto nulla, con gli stessi protagonisti di allora, escluso l’ex assessore Zeni, che tentano, in barba a procedure istituzionali e giuridiche, di imporre, alla medicina generale, delle aggregazioni “caciofe” , in contrasto con gli accordi collettivi e fuori tempo massimo.

Ricordiamo a tutti che per attivare una Aft, ed ancor più dopo le modifiche dell’accordo 2013,datate 31 maggio 2017, è necessario che l’Apss:

1) si adegui a tutti gli step previsti per l’attuazione delle Aft: al momento attuale non un solo step è stato effettuato dall’Azienda in comunione con le organizzazioni sindacali della medicina generale
2) si dimostri da parte aziendale la fattibilità della rete comune tra medici di assistenza primaria e medici di guardia nelle H24, 7 giorni alla settimana
3) si recepisca quanto deciso nel Comitato provinciale ex art.24 a marzo del 2014
4) si invii ad ogni medico dei 23 presenti della Rotaliana,Lavis compresa, e Paganella ed ai 73 medici di medicina generale di Trento l’invito a sottoscrivere la disponibilità a fare parte delle aggregazioni nominate in premessa.
5) Si permetta ai medici che aderiscono di discutere le loro problematiche in totale indipendenza dalla Azienda, che a tutt’ora si intromette facendo partecipare una propria dirigente a tutti gli incontri.

Solo quando avremmo contezza di tutto ciò, potremo definire compiutamente le aggregazioni del Trentino, previsto dal 2013 in numero di 25 e non di una o due o tre.

Cisl medici del Trentino rigetta l’Ordine del giorno di lunedi prossimo,ad esclusione della presentazione dell’Assessore alla salute, che ci auguriamo, al pari del Presidente Fugatti, non abbia avuto la possibilità di approfondire nel dettagli le criticità di questa tematica.

Cisl medici, a seguito dell’ennesimo tentativo di parte pubblica di forzare il blocco della contrattazione per imporre scelte populistiche che mantengono all’oscuro della realtà i nostri medici,si riunirà con la sua Segreteria in forma permanente,sin dalla fine della summenzionata seduta in attesa degli sviluppi, avvisando che stiamo predisponendo l’agitazione sindacale della categoria e che appena possibile attiveremo la procedura di sciopero generale della categoria dei medici di medicina generale e delle guardie mediche e dei medici dell’emergenza territoriale dell’intero Trentino.

Qualora non fossimo stati abbastanza chiari, ogni medico, senza i processi attuativi di cui sopra, sarà libero di accettare o non accettare quello che verrà proposto e che si colloca fuori dalle tutele contrattuali, con oneri maggiori,ma si assume anche la responsabilità di eventuali situazione di privilegio, a scapito di altri, fonte di possibile contestazione anche in sede giudiziaria.

Saremo stati interlocutori costruttivi e propositivi se Provincia e Azienda si fossero fatti carico dei nostri problemi.Così non è stato e continua a non esserlo.

Ad oggi, e siamo solo all’inizio della nuova legislatura,del cambiamento promesso ai medici di medicina generale sul territorio vediamo il nulla e questo insistere sulle aft non predisposte secondo il contratto da parte della Apss si traduce in un arretramento alla situazione di partenza,da discutere e concordare in maniera democratica,con una politica sistemica su tutto il fronte delle aft,di città e di montagna,fatta di sviluppo e di lavoro, sui tavoli istituzionali, dal momento che il mondo nel frattempo si è evoluto ed è cambiato.

 

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Nicola Paoli
Segretario regionale Cisl medici del Trentino
Coordinatore nazionale Cisl medici di Medicina generale

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