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CISL MEDICI * ALCOOL – SOVRAPPESO – FUMO IN TRENTINO: PAOLI, « I GIOVANI INDIFESI DI FRONTE ALL’ALCOLISMO E ALLE SUE CONSEGUENZE IGNORANO I SERVIZI DELLA DIPENDENZA SERD »

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11.22 - mercoledì 27 novembre 2019

In riferimento alle notizie apparse oggi su un quotidiano locale che imputano ai medici di base l’aumento della popolazione soggetta ad alcool, sovrappeso, fumo, nella nostra provincia, Cisl medici del Trentino tiene a precisare quanto segue:

In riferimento a sovrappeso ed obesità, andrebbero individuati a Trento nuovi farmaci capaci di modificare l’obesità, agendo sui circuiti molecolari che regolano la complessa biologia del tessuto adiposo per ridurre stabilmente le due patologie. In questo ci potrebbe aiutare un Irccs (istituti di ricerca) come prevede il professor Alessandro Quattrone del Cibio.

Invece si continua, da parte aziendale ad andare altrove convenzionando sempre e comunque Pavia per l’esecuzione di analisi di citogenetica classica e molecolare.

E si potrebbe implementare il personale della Nutrizione clinica di Trento, che attualmente deve far fronte a tutta la Provincia con due tre sole unità.

I giovani, particolarmente indifesi di fronte all’alcol ed alle sue conseguenze, invece ignorano i dipartimenti ed i servizi della dipendenza Serd, che sarebbero molto più specifici dei medici di base per trattare tali problematiche.

Li ignorano a causa della poca pubblicità fatta in questo campo da Apss. Lo stesso dicasi per gli anziani, troppo spesso non messi al corrente dei servizi, che si rivolgono piuttosto alle farmacie dove trovano prodotti da banco in sciroppo contenenti alcol,senza richiesta del medico di famiglia.

Mancano, al contrario, corsi di formazione, di orientamento, convegni di aggiornamento di cui deve farsi carico il servizio formazione aziendale rivolta ai medici di base. I servizi specialistici sono fondamentali,ma se si obbligano i professionisti a fare visite che durano al massimo dieci minuti, andiamo poco lontani.

Ci domandiamo inoltre cosa stanno facendo i Serd, i servizi ospedalieri per le acuzie, le comunità terapeutiche.Possibile che sia solo colpa dei medici di famiglia?

Ai medici di famiglia, oberati da lavoro burocratico di ogni specie nei nostri ambulatori, manca il tempo di intercettare chi abusa,coinvolgendo magari i familiari che potrebbero parlarcene e parlare delle difficoltà prima di trovarci nella situazione denunciata dai quotidiani di oggi.

Mancano però i progetti previsti come obiettivi programmatici provinciali ed aziendali per noi.

Riteniamo poi che pecchi anche il governo attuale della Provincia Autonoma di Trento: si dovrebbero rendere gli alcolici più costosi, mentre il mercato vinicolo da noi fiorisce in ogni dove. Si dovrebbe ridurre la disponibilità di alcol nei bar, soprattutto al mattino. Si dovrebbe esercitare un controllo più rigoroso sulla pubblicità.

Eppure si calcola che per ogni euro che si spende per curare un alcolista, la Provincia ne risparmierebbe da 4 a 6 di euro. Tutto ciò compreso il tabagismo.

 

*
Dottor Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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