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CIA * UTILIZZO IMPROPRIO DEI PERMESSI LEGGE 104, RISPONDE LA PROVINCIA: “DECADE IL RAPPORTO FIDUCIARIO, PREVISTO IL LICENZIAMENTO” (VIDEO RISPOSTA OLIVI)

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15.12 - mercoledì 31 gennaio 2018

Utilizzo improprio dei permessi legge 104, risponde la Provincia: viene meno il rapporto fiduciario, previsto il licenziamento. Risponde in aula l’Assessore provinciale Olivi all’interrogazione del consigliere di “Agire per il Trentino” Claudio Cia, che chiedeva come interviene la Provincia qualora un suo dipendente dovesse risultare in situazione di abuso per utilizzo improprio dei permessi di cura ex legge 104, e se è previsto il licenziamento.

 

 

Per quanto posta in forma generica e impersonale, l’interrogazione è inevitabilmente riferibile ai recenti casi riportati dai media di un possibile uso improprio da parte della Dirigente del Cue Luisa Zappini.

“Non si tratta di un caso isolato, ma di un malcostume assai diffuso nel nostro Paese – riporta Cia nella sua premessa -, tanto che la Cassazione più volte ha avuto occasione di esprimersi in merito definendo questi comportamenti come “un disvalore sociale” in quanto il lavoratore, usufruendo del permesso per soddisfare proprie esigenze personali, scarica il costo di tali esigenze sull’intera collettività”.

A rispondere è l’assessore Olivi, che riporta le indicazioni fornite dal Dipartimento Organizzazione, Personale e Affari generali, che nel merito precisa: «Qualora un dipendente della Provincia o altro dipendente pubblico in comando presso di essa, dovesse risultare in situazione di abuso per utilizzo improprio per i permessi di cura ai sensi della L.n. 104/1992, la Provincia interverrebbe chiedendo al dipendente chiarimenti in ordine ai supposti abusi, acquisiti i quali, valuterebbe l’esercizio dell’azione disciplinare ai sensi delle norme di legge e dei contratti collettivi applicabili, in proprio o previa segnalazione all’Amministrazione di appartenenza».

Le norme prevedono infatti la possibilità per i dipendenti di portare argomenti a propria difesa, al termine dei quali l’Amministrazione, qualora i fatti venissero effettivamente accertati, potrebbe erogare le sanzioni previste.

Sul quesito specifico del consigliere Cia sulla possibilità di licenziamento la risposta è che: «La sanzione del licenziamento potrebbe essere irrogata nei casi di specie, in quanto l’acclaramento degli abusi integrerebbe il venir meno del rapporto fiduciario che caratterizza il rapporto di lavoro che lega i dirigenti alla propria Pubblica Amministrazione».

Cia ha ringraziato l’assessore per la risposta, ricordando come sia in linea con quanto stabilito dalla Cassazione (sentenza 5574/16), che ha dichiarato legittimo il licenziamneto per giusta causa del lavoratore che, fruendo dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104/92 e anche in assenza di un comportamento elusivo, usufruisca solo parzialmente del tempo totale concesso per l’assistenza al parente.

«Giustamente molti chiedono se in Provincia valgono le stesse regole che vengono applicate per i comuni cittadini assunti in aziende private, e dalla risposta emerge chiaramente di sì», ha concluso Cia in aula.

 

 

 

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