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CIA REPLICA A CISL MEDICI * ” MI DOMANDO SE CI SIA ONESTÀ INTELLETTUALE, È LA SECONDA VOLTA CHE MI ADDEBITATE DICHIARAZIONI CHE NON MI APPARTENGONO “

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11.49 - mercoledì 6 giugno 2018

“Ho letto il vostro comunicato e mi domando se ci sia stata onestà intellettuale in chi lo ha formulato. Inoltre è la seconda volta che mi addebitate dichiarazioni che non mi appartengono, Quindi oltre a scrivere scemenze abbiate l’accortezza di documentarvi… se ne avete il tempo. La prossima volta intrapprenderò le vie legali.

Allego il comunicato Cisl medici in oggetto.

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Claudio Cia

Consigliere provinciale

 

 

 

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COMUNICATO STAMPA CISL MEDICI DEL TRENTINO del 6 giugno 2018

In merito alle dichiarazioni rese alla stampa da parte del Consigliere Cia,riguardanti la raccolta di firme dei giudicariesi contro le Aft tutt’ora in contrattazione sindacale, corre l’obbligo precisare che per superare le criticità, occorre superare le diseguaglianze tra residenti in città e residenti delle valli trentine,che ci pare era nei desiderata dei Sindaci e delle Comunità montane; rispettare l’art.3 e 32 della Costituzione;i principi fondanti il nostro Ssn e sistema sanitario provinciale.

Pertanto i Sindacati della medicina generale stanno cercando, non senza difficoltà crescenti, di ricucire la frattura tra popolazioni periferiche ed istituzioni, superando le diseguaglianze nell’accesso al diritto alla salute, che non si esplica solo con punti nascita ospedalieri.

Non serviranno tante firme raccolte dai cittadini per far risorgere dai prati e dalle montagne il ricambio generazionale dei medici di famiglia,sempre più carente di professionisti che si dedichino a questa mission impossibile,retribuita meno di tutte le medicine generali europee.

Le firme e le polemiche del Consigliere Cia servono unicamente a scoraggiare quanti,a rapporto fiduciario, si stanno sacrificando per visitare pazienti di altri medici di famiglia gratuitamente, mentre avrebbero potuto, secondo contratto attuale, farsi regolarmente pagare la parcella in libera professione.Servono a creare un boom di pensionamenti e di richieste di pensionamento,accompagnati da autodimissioni dei medici del Sistema sanitario provinciale che optano,sempre più, per la sanità privata.

Faccia attenzione il Consigliere Cia: con la messa a riposo di tanti medici di famiglia,verranno dismesse decine di personale di segreteria degli studi medici mentre non ci sarà più posto per 25 infermieri di comunità e 25 segretarie aziendali voluti fortemente dall’Assessore Zeni per le aggregazioni funzionali della medicina generale, al servizio di tutti i cittadini.
Se è questo che vuole il Consigliere Cia invece che investire su qualità,personale,integrazione socio sanitaria di una pluralità di professionalita mediche e sanitarie sui territori come quello del Chiese,se ne assumerà per intero il fallimento dell’accordo che stiamo trattando.

Dott.Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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