“Mantenere alta l’attenzione sulla pulizia dei nostri ospedali”. Come ho evidenziato più volte, l’encomiabile lavoro di medici, infermieri, OSS, personale ausiliario e amministrativo ospedaliero è stato determinante per contenere gli effetti della pandemia. Ora che il Covid sta iniziando a manifestarsi con minore virulenza però è necessario fare tutto il possibile perché il lavoro di queste figure professionali prosegua in un contesto di totale sicurezza ed attenzione alla salute dei pazienti. A tal proposito, spiace constatare la mancanza di adeguate pulizie che mi è stata segnalata nella struttura ospedaliera più importante della nostra provincia, l’Ospedale Santa Chiara.
Le immagini che mi sono pervenute mostrano carrelli incrostati da sangue, feci ed altri materiali che ivi rimangono per giorni e giorni, emanando un fetore nauseante. Le cause sono la rottura dei sacchi per la spazzatura, troppo fragili per contenere alcune tipologie di rifiuti prodotte in ospedale, ed una intollerabile rilassatezza nelle attività d’igiene ambientale.
Da inizio pandemia infatti, per evitare gli accessi non indispensabili in strutture di cura, l’organismo di controllo che si occupa di monitorare le attività di pulizia e sanificazione degli ambienti ospedalieri ha ridotto significativamente le ispezioni, consentendo quindi, a quanto pare, all’azienda di pulizie di lesinare sul personale impiegato e/o sugli orari.
Sulla sanità però non è tollerabile allentare la soglia d’attenzione, pensate che questi carrelli distano pochi centimetri dalla “linea verde”, da cui passano persone fragili, malate, appena operate che sono quindi particolarmente esposte a infezioni. Ci tengo a ricordare come già prima dell’emergenza Covid-19 le infezioni ospedaliere uccidessero in Italia circa 50mila pazienti all’anno, segno evidente di una tendenza ad investire davvero poco nella prevenzione. A prescindere da emergenze di carattere sanitario, è dunque necessario effettuare controlli con maggiore frequenza e severità affinché l’impegno e la dedizione di tanti operatori che lavorano quotidianamente in prima linea a contrasto del Covid non venga svilito da pratiche intollerabili finalizzate al risparmio a discapito della salute dei pazienti.
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Claudio Cia
Consigliere Provincia autonoma Trento – Fdi