Doppia preferenza, Claudio Cia (Agire per il Trentino): “Noi sereni e già pronti.” La notizia dell’approvazione della riforma della legge elettorale (che molti vorrebbero spacciare per propria) potrebbe davvero cambiare la politica in Trentino; di questo è necessario prenderne atto per poter guardare in faccia la realtà.
Dal punto di vista tecnico bisogna ammettere che la vera autrice del, consentitemi di chiamarlo, “Bottamedellum” è riuscita a mettere in scacco matto, da sola, 22 consiglieri di maggioranza un po’ fiacchi, perché in fondo anche su questi temi la loro ambiguità non è mai venuta meno (come avevo specificato a suo tempo alla prima bocciatura del Ddl), in primis da parte del Patt.
Un modo per dimostrare qualcosa anche a chi afferma ingenuamente che stare all’opposizione non serve a nulla.
Dal punto di vista politico invece è chiaro che questa legge scombina le strategie di tutti quei partiti ad egemonia maschile e che avevano già progettato le biciclette unisex per le prossime provinciali.
Con una riforma del genere pochi avranno il lusso di presentarsi in corsia singola; mentre c’è chi come Agire, fin dal suo esordio, sta investendo su donne su cui puntare e sulle quali è stata già data ampia fiducia dal momento che molte cariche importanti all’interno del movimento sono ricoperte proprio da loro.
Ecco perché siamo assolutamente sereni e continueremo a proseguire con impegno e convinzione, indipendentemente dalla novità legislativa.
Non resta che aspettare di vedere cosa accadrà con le incognite: la legittimità costituzionale di una legge simile (ovvero la legge elettorale regionale n. 4 del 27 marzo 2009) è stata già valutata dalla Consulta con la sentenza n. 4 del 2010, mentre per quanto riguarda il referendum confermativo Agire rimane alla finestra per vedere se ci saranno o meno nuovi sviluppi.