Caso malaria, Cia (Agire): “Anche periti confermano quello che Zeni e Bordon avevano smentito.” Dopo le ultime clamorose indiscrezioni, anche i periti incaricati dalla Procura della Repubblica di Trento confermano quanto è stato detto dall’Istituto Superiore di Sanità, ovvero che la bambina tragicamente morta di malaria lo scorso settembre a Trento sarebbe stata contagiata all’interno dello stesso Ospedale Santa Chiara.
Anche questa volta la notizia proviene da fonti giornalistiche nazionali ed è emerso nuovamente che il ceppo di malaria era lo stesso di quello di una delle altre due bambine, all’epoca ricoverate proprio a Trento; si rafforza quindi la tesi dell’errore umano impercettibile.
Dunque ancora una volta vengono confermate le nostre paure, le stesse che a suo tempo furono smentite frettolosamente, a questo punto anche superficialmente, dall’Assessore alla Salute e alle politiche sociali Luca Zeni e dal direttore dell’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari Paolo Bordon.
È quanto mai imbarazzante che a ragguagliare la popolazione siano sempre fonti esterne, quando le nostre principali autorità sembra stiano a guardare, sperando che la situazione si risolva magicamente da sola. Zeni riferisca quanto prima in Consiglio Provinciale: la vicenda va sicuramente chiarita una volta per tute, nell’interesse dei cittadini trentini e degli stessi operatori sanitari che vogliono capire cosa è andato storto.
La maggioranza qualche tempo fa chiese alle opposizioni di essere seri sul caso in questione, questa volta è l’opposizione che pretende serietà da parte della maggioranza, questo soprattutto in rispetto della famiglia della piccola.
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Claudio Cia
Consigliere provinciale di Agire per il Trentino