Nessuno ci avrebbe scommesso mesi fa, eppure è andata così: il centrodestra ha vinto le elezioni regionali in Sicilia [dati delle ore 13:15 di Emg su La7], un territorio importante e non proprio facile da strappare al Partito Democratico e al suo seguito. Una vittoria amara se si considera che circa il 53,3% dei cittadini è rimasto a casa rinunciando a votare.
Di elezione in elezione il popolo dell’astensione marca la sua distanza dal mondo politico, non ne vuole sapere di farsi rappresentare da un sistema che, a torto o a ragione, detesta. Anche il Movimento 5 stelle pare non sia riuscito ad attrarre al voto quanti chiedono e credono al cambiamento.
Si prendano come esempio anche la Liguria, la Lombardia ed il Veneto dove schieramenti uniti, con un programma chiaro e con un candidato vicino alla gente, sono riusciti a cambiare il corso degli eventi. AGIRE, Lega e Forza Italia si sono resi disponibili fin da subito ad allargare la coalizione di centrodestra: ora si facciano dei passi avanti, perché creare compagini concorrenti ed ambigue per fare la voce grossa fra di noi non serve a nulla, se non a fare il gioco di Ugo Rossi & Co.
Con i collegi uninominali previsti dal Rosatellum-bis sia alla Camera dei Deputati sia al Senato della Repubblica diventa improrogabile un vertice fra tutte le forze di opposizione che non intendono trattare con il centrosinistra Trentino.
Cons. Claudio Cia