Oggi in Commissione il ddl Cia sulle misure per evitare il conflitto di interesse nel conferimento di incarichi. Arriva oggi nella III Commissione permanente del Consiglio provinciale il disegno di legge del Consigliere Claudio Cia sulle misure per evitare il conflitto di interesse nel conferimento degli incarichi di progettazione, direzione lavori e collaudo.
«Uno di tali obblighi, fondamentale nell’esercizio dell’azione politica, prima ancora che amministrativa – riporta in premessa il Consigliere di AGIRE per il Trentino -, è quello secondo cui il comportamento degli amministratori deve essere improntato alla massima correttezza, all’imparzialità ed al principio di buona amministrazione. Tale principio “etico”, prima ancora che politico-amministrativo, dovrebbe impedire a chi governa o amministra un ente pubblico di ricevere, dallo stesso ente che amministra, incarichi professionali di vario genere e natura» .
«Dovrebbe essere un comportamento scontato, naturale, spontaneo, quello di rinunciare ad assumere un incarico professionale presso l’ente che si amministra – prosegue Cia -, tuttavia la cronaca giornalistica e tanti cittadini ci dicono che non sempre ciò accade, e che il fenomeno degli incarichi conferiti ad amministratori è tutt’altro che sconosciuto».
Il disegno di legge intende introdurre nella legge provinciale sui lavori pubblici (l.p. 10 settembre 1993, n. 26) una norma specifica in tema di incarichi professionali e conflitto di interessi, con l’obiettivo di evitare che incarichi di progettazione, di direzione lavori e di collaudo di opere e lavori pubblici possano essere conferiti agli stessi amministratori degli enti affidatari.
Si tratta di una norma che opera in duplice direzione: in primis nei confronti, e a favore, di coloro che conferiscono gli incarichi (sono infatti questi ultimi che dovranno applicare la norma), liberandoli dal pericolo di eventuali pressioni indebite.
In secondo luogo, la norma è finalizzata ad imporre ai politici/amministratori, laddove non venga fatto spontaneamente, di tenere comportamenti improntati alla massima correttezza, impedendo loro di trarre vantaggio dal ruolo o dalla funzione pubblica rivestita, scongiurando la possibilità di esercitare indebiti condizionamenti su coloro che sono chiamati ad affidare gli incarichi.
Si rimanda a tutti i documenti di riferimento sul sito ufficiale del Consiglio provinciale: disegno di legge n. 221/XV
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Cons. Claudio Cia