Sono stati strappati e rubati i grandi striscioni pubblicitari che da qualche settimana erano appesi in località Acquaviva e che servivano per far conoscere “Agire per il Trentino”, il movimento territoriale che fa riferimento al consigliere provinciale Claudio Cia e fondato nell’estate 2016.
Gli striscioni in questione, riportavano il simbolo di Agire e brevi frasi significative sulla lotta agli interessi di potere, sulla tutela della sicurezza e sulla necessità di promuovere una politica onesta; le stesse pubblicità che molti trentini hanno già potuto vedere per le strade del capoluogo in una recente campagna di promozione del movimento nell’autunno scorso.
I tre striscioni di 4 metri di lunghezza l’uno, sono stati tutti strappati, anche con un certo impegno, lasciando solo gli occhielli con i quali erano fissati e senza alcuna rivendicazione del gesto.
Molto dispiaciuti i simpatizzanti del movimento, che avevano sostenuto la spesa per l’acquisto degli striscioni e degli spazi pubblicitari, sulla recinzione di un’attività commerciale che mette a disposizione il proprio perimetro vista la posizione strategica sulla SS12.
“Non sappiamo spiegarci tale gesto, che evidentemente ha una connotazione politica, perché il nostro è un movimento territoriale giovane, che si è sempre dimostrato positivo, con attenzione ai temi del sociale, della famiglia, della lotta agli sprechi”, spiega il consigliere Claudio Cia, che nella mattinata si è recato a sporgere denuncia per l’accaduto.
“Viene da pensare che le nostre battaglie, o magari le mie personali come consigliere, possano aver infastidito qualcuno. Certo che se queste sono le avvisaglie di quello che dovremo aspettarci in vista delle provinciali di ottobre c’è da preoccuparsi, perché è sintomo che c’è ancora qualcuno in Trentino che non è in grado di confrontarsi sui contenuti e sulle idee.
In ogni caso non ci lasceremo intimidire – conclude il consigliere di Agire -, tanto che i nuovi striscioni sono già in stampa, non come gesto di sfida, ma per non rassegnarci all’idea che la prepotenza vinca sul confronto.”