News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

” CHIAMATEMI DIVINA. DORIAN GRAY: STORIA DI UN’ATTRICE DIMENTICATA ” * A TRENTO FINO AL 30 MARZO LA MOSTRA ALLA FONDAZIONE CARITRO

Scritto da
09.46 - lunedì 19 marzo 2018

C’è tempo fino a sabato 30 marzo per visitare la mostra “Chiamatemi Divina” dedicata all’attrice Dorian Gray. L’esposizione è ospitata a Trento presso la sede della Fondazione Caritro in via Calepina 1 ed è aperta dal martedì alla domenica con orario 10.00 – 13.00, 14.00 – 18.

La mostra, curata da Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet e realizzata anche con il contributo economico della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Riva del Garda e del Comune di Torcegno e della Fondazione Caritro, vuole rendere omaggio alla figura di una grande Diva del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta che scelse di vivere in Trentino nel momento in cui, ancora giovanissima, decise di ritirarsi dalle scene.

I due autori trentini vogliono con questa mostra portare alla luce un’altra pagina di storia del cinema italiano rendendo omaggio all’attrice Dorian Gray.

Nata a Bolzano ma vissuta per quasi cinquant’anni a Torcegno in Valsugana, Maria Luisa Mangini, questo il vero nome, ha girato 32 film insieme ai più grandi attori dell’epoca. Il grande pubblico la ricorda soprattutto per il ruolo della “malafemmina” in “Totò, Peppino e la… malafemmina” (1956).

Federico Fellini la chiamò a recitare nella parte di Jessy, l’amante di Amedeo Nazzari in “Le notti di Cabiria”.

È però soprattutto con “Il grido” di Michelangelo Antonioni – dove interpreta la benzinaia Virginia – che si impone al grande pubblico come attrice impegnata e drammatica, allontanando da sé l’immagine di bambola sensuale.

Entrata nel cinema d’autore, continua ad essere molto richiesta nel cinema brillante: per il film “Mogli pericolose” di Luigi Comencini (1958) il suo talento è premiato con un Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista.

In seguito recita ancora in numerose pellicole di genere farsesco e spionistico, fino a metà degli anni sessanta, quando, in attesa di un figlio, abbandona le scene ritirandosi a vita privata. Mette tragicamente fine alla sua esistenza il 15 febbraio del 2011 nella sua abitazione di Torcegno.

In un’intervista degli anni Cinquanta disse che avrebbe voluto chiamarsi “Divina” (giocando sul cognome della madre da nubile): da qui il titolo di questa mostra che vuole sottolineare come – ai tempi del suo massimo successo – chiedendo alla gente chi fosse Dorian Gray nessuno avrebbe risposto che si trattava di una personaggio letterario ma tutti avrebbero fatto riferimento ad una delle più grandi Dive dell’epoca.

L’esposizione presenta al pubblico una serie di manifesti e locandine originali dell’epoca dove l’attrice è ritratta insieme ai grandi attori del tempo. In mostra anche le riviste dove la Diva è ritratta in copertina.

Autentico gioiello dell’esposizione saranno le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i più importanti settimanali dell’epoca, attraverso l’obiettivo di Chiara Samugheo, figura cardine nella storia della fotografia italiana, la prima e più importante fotografa del dopoguerra, che da tempo ha lasciato l’Italia per ritirarsi in Costa Azzurra.

Colta, raffinata, bellissima, Chiara Samugheo declina la sua arte al reportage, alla pubblicità, al cinema, sempre in modo innovativo e peculiare.

Capace di saper alternare in maniera straordinaria l’attività di reportage, condotta in chiave neorealista a quella pubblicitaria, e di andare controcorrente evitando di rincorrere i divi del cinema, finendo per essere da loro stessi insistentemente chiamata a fotografarli, Chiara Samugheo è diventata la fotografa più ricercata, colei che ha fissato con scatti immemorabili i volti di grandi star del cinema del calibro di Monica Vitti, Claudia Cardinale e Sophia Loren, nonché dei registi che hanno scritto la storia del cinema italiano ed internazionale.

 

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.