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CGIL TRENTINO * “PENSIONI: I CONTI NON TORNANO, IL 2 DICEMBRE SAREMO A TORINO”

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13.55 - martedì 28 novembre 2017

Pensioni. I conti non tornano! Il 2 dicembre Cgil del Trentino a Torino. Roberto Ghiselli, segreteria nazionale Cgil oggi a Trento: “Su giovani e donne nessuna risposta dal Governo. Sulle pensioni soluzioni insufficienti”

Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Sono queste le ragioni per cui sabato 2 dicembre la Cgil scende in piazza con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!”.

La decisione di mobilitarsi è la conseguenza dell’esito del confronto con il Governo. La Confederazione di Corso Italia ritiene assolutamente insufficienti le risposte dell’Esecutivo sulle pensioni, come ha spiegato anche questa mattina a Trento Roberto Ghiselli, componente della segreteria nazionale, intervenendo al direttivo della Cgil trentina. “Le risposte del Governo sulla previdenza sono del tutto insufficienti rispetto alle richieste del sindacato, ma anche agli impegni condivisi con il verbale del 28 settembre.

Su alcuni capitoli le riposte sono solo marginali, come sull’aspettativa di vita, sulla flessibilità d’uscita e sui lavori gravosi e usuranti, su altri come donne e giovani del tutto inesistenti. In particolare sui giovani si puntava alla creazione di una pensione di garanzia per poter consentire a chi ha carriere discontinue, bassi redditi o bassa contribuzione, di accedere ad un assegno dignitoso. Nulla anche sul riconoscimento del lavoro di cura per le donne”.

La manifestazione di sabato si svolgerà in n cinque città in contemporanea, Roma, Torino, Palermo, Bari e Cagliari. La Cgil del Trentino sarà Torino. Il corteo partirà da Porta Susa per raggiungere piazza San Carlo.

Si scende in piazza per “bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione”.

E ancora, “favorire l’accesso alla previdenza integrativa” e “garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni”. Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla previdenza, il sindacato di corso d’Italia chiede anche di “cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione”, di “estendere gli ammortizzatori sociali”, di “garantire a tutti il diritto alla salute” e di “rinnovare i contratti pubblici”.

Dal Trentino partiranno due pullman: uno da Storo alle 04.00 con fermata a Tione e Trento – parcheggio Zuffo alle 05.00; un secondo pullman da Riva del Garda alle 04.45 fermata ad Arco e Rovereto sud – parcheggio A22 alle 05.30

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