Opportunità e tutele per 10mila addetti in regione. Lavoro in somministrazione, categorie sindacali a confronto. Sono circa diecimila i lavoratori somministrati in regione. Delle loro condizioni di lavoro e dei loro diritti, ma anche della possibilità di creare un filo diretto tra loro e il sindacato puntando sulla contrattazione inclusiva si è discusso ieri durante un seminario promosso da Nidil del Trentino e dell’Alto Adige. Altro tema è stato quello delle possibilità di formazione e aggiornamento professionale previsti per questi lavoratori, possibilità che spesso sono poco o per nulla note ai diretti interessati.
Il segretario di Nidil del Trentino, Gabriele Silvestrin, ha posto l’accento in particolare sull’accesso alle prestazioni degli enti bilaterali (Ebitemp per sostegno al reddito, tutela sanitaria etc.) e ai percorsi formativi: ForTemp prevede uno stanziamento fino ad un massimo di 5mila euro per i lavoratori che intendono accrescere le proprie competenze. “Un tema molto importate, ma ancora troppo poco conosciuti dai lavoratori somministrati che il più delle volte non conoscono le possibilità messe in campo – ha sottolineato Silvestrin -.
Questo segmento del mercato del lavoro è molto frammentato, caratterizzato da elevata precarietà e non è facile costruire un legame con i lavoratori, favorire la consapevolezza del loro ruolo e dunque dei loro diritti”. Non a caso ieri hanno partecipato all’incontro i delegati delle categorie sindacali con una significativa presenza di lavoratori somministrati, cioè la Fiom, la Filcams, la Flai e Slc.