CGIL E CISL TRENTINO * ANFFAS TRENTINO: « L’ANNUNCIO DI DI DISDETTARE IL CONTRATTO INTEGRATIVO È INACCETTABILE NEI MODI E NEI TEMPI, ASSEMBLEE UNITARIE PER MOBILITAZIONE IMMEDIATA »

L’annuncio di Anffas Trentino di disdettare il contratto integrativo è inaccettabile nei modi e nei tempi. Assemblee unitarie per mobilitazione immediata.

“L’annuncio della disdetta del contratto provinciale integrativo di Anffas Trentino è una chiara dichiarazione di guerra a lavoratori e sindacati” – definiscono così la scelta prospettata ieri da Anffas i segretari L. Diaspro della Fp Cgil e B. Pallanch della Cisl Fp. Una scelta così congegnata nei tempi – la disdetta annunciata a 7 giorni dai termini previsti, ovvero il 31 ottobre – e nei modi, non dà alcuna possibilità al Sindacato di poter entrare nel merito delle questioni rappresentate e avviare un confronto serio e rispettoso dei molteplici interessi in gioco, servizi per utenti particolarmente fragili da salvaguardare, circa 600 lavoratrici e lavoratori professionalmente preparati e competenti, risorse pubbliche e tariffe degli affidamenti. “Non comprendiamo come si possa pretendere di aprire un tavolo, come dice il presidente Enderle, praticamente con la pistola puntata alla tempia!” aggiungono.

“Sottolineiamo inoltre di cattivo gusto rivendicare da parte di qualche sindacato il rispetto dei contratti mai sottoscritti!”
La prospettazione frettolosa di conti che non tornerebbero per costi imprevisti (o erroneamente non previsti – Irap), spese per il personale in aumento esponenziale (?) etc., non può in alcun modo essere assunta come elemento di una seria interlocuzione sindacale: vogliamo entrare nel merito delle questioni, e per fare ciò si deve bloccare immediatamente qualsiasi ipotesi di disdetta unilaterale del contratto integrativo provinciale, per avviare un percorso chiaro e trasparente, a bocce ferme, per una analisi compiuta della situazione aziendale, dei contributi provinciali, delle tariffe, delle scelte organizzative e assunzionali.

“Siamo già di fronte alla disdetta del CCNL, sottoscritto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, effettuata da parte di Anffas nazionale nello scorso settembre – un contratto appena rinnovato grazie ad un lavoro enorme delle parti, datoriali e sindacali, cui hanno contribuito anche nostri delegati delle categorie – le cui conseguenze sono tutte da valutare, e si pretende di aggiungere l’ulteriore prospettiva di un taglio pesante di retribuzioni spacciandolo come inevitabile conseguenza della disdetta nazionale. Appare evidente e di cattivo gusto rivendicare da parte di qualche sindacato rivendicare il rispetto di contratti ami sottoscritti! Non è così! E’ una scelta autonoma e distinta che va rivista, non v’è alcun obbligo di agire in tal senso!”

L’assessora Segnana e il Direttore Generale Ruscitti, che ci hanno ricevuto tempestivamente questa mattina, hanno riferito che c’è stato un incontro con Anffas nei giorni scorsi nel corso del quale sono stati affrontati alcuni temi relativamente a costi gestionali per i quali sarebbe in ogni caso in corso un approfondimento per trovare soluzioni, ma alcun cenno è stato fatto alla disdetta del contratto provinciale. Segnana e Ruscitti, recependo le nostre preoccupazioni, hanno preannunciato una verifica dei bilanci Anffas e dei nuovi servizi dalla stessa richiesti, condividendo con le OO.SS. l’esigenza di una discussione con tempi adeguati (che la disdetta non consentirebbe).

“In questa condizione, diffidiamo Anffas Trentino a procedere con l’annunciata disdetta del contratto provinciale e preannunciamo a nostra volta la convocazione di assemblee nei luoghi di lavoro per valutare le forma di mobilitazione opportune per contrastare qualsiasi misura che possa incidere sulle condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori che già nel recente passato hanno subito tagli pesanti delle retribuzioni.”

LE SEGRETERIE F.P. CGIL – CISL F.P.