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CGIL CISL UIL – TRENTINO * VACCINI: « È ORA DI ACCELERARE E PROTEGGERE ANCHE GLI UNDER 50, LAVORATORI A RISCHIO CHE ATTENDONO DA SEI MESI »

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14.19 - giovedì 27 maggio 2021

Vaccini. È ora di accelerare e proteggere anche gli under 50. Cgil Cisl Uil: ci sono lavoratori e lavoratrici a rischio che attendono da 6 mesi. Se il problema sono le dosi si faccia la voce grossa con Roma.

L’Alto Adige corre sui vaccini anticovid, il Trentino invece procede a rilento. Da quasi un mese l’immunizzazione è ferma alla fascia dei cinquantenni con la possibile piccola apertura nei prossimi giorni per i soggetti esenti ticket. E nel frattempo anche nel resto d’Italia le regioni una dietro l’altra aprano alle prenotazioni per gli under 50, in alcuni casi anche per gli under 30 come la Lombardia. Una situazione che genere attesa e incertezza in un’ampia fascia di lavoratori e lavoratrici. “Sicuramente il Trentino ha fatto la scelta giusta di dare priorità massima alle persone anziane e fragili e il calo di mortalità ha dato ragione a questa strategia – ammettono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -.

Adesso, però, è ora di accelerare con l’immunizzazione delle altre fasce d’età portando al massimo l’efficienza dei punti vaccinali sul territorio e soprattutto pretendendo più dosi da Roma se quelle arrivate fino ad adesso non sono proporzionalmente sufficienti per la nostra popolazione. Non basta aprire nuovi drive trough, bisogna farli funzionare nel miglior modo possibile”. E in merito alla struttura di San Vincenzo Cgil Cisl Uil auspicano che l’area esterna, peraltro non alberata,sia resa idonea in vista dell’innalzamento delle temperature delle prossime settimane.

Per i sindacati in questa fase, alla vigilia dell’avvio della stagione turistica, la priorità deve essere quella di immunizzare nel più breve tempo possibile il maggiori numero di lavoratori e lavoratrici under 50. “Ci sono categorie che lavorano a stretto contatto con il pubblico, dunque sono a rischio, che aspettano di potersi vaccinare da sei mesi. Ribadiamo come sia stato giusto far passare prima i più fragili, ma adesso è tempo di aprire a nuove fasce d’età. Auspichiamo che nel giro di qualche giorno arrivino risposte chiare”, concludono.

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