Dolomiti Ambiente organizza turni massacranti per l’evento dell’Adunata degli Alpini.
L’evento dell’adunata degli Alpini a Trento avrà un forte impatto sulla raccolta dei rifiuti, e per questo motivo da tempo Dolomiti Ambiente sta approntando un piano straordinario di raccolta in grado di reggere l’impatto di centinaia di migliaia di persone che, naturalmente, produrrà quantità notevoli di rifiuti e straordinari carichi di lavoro elevatissimi per gli addetti della società.
Si tratta di un’operazione davvero eccezionale, come si può ben intuire dal ricorso a mezzi aggiuntivi, tantissimi volontari e servizi straordinari. I lavoratori si ritroveranno con maggiori carichi di lavoro, difficoltà nel transito dei mezzi per l’affollamento delle strade e delle piazze, turni diurni e notturni che possono comportare tempi contenuti per i riposi previsti. Il carico di lavoro è inoltre gravato da tutto ciò che prevede l’organizzazione prevista dall’Azienda con carichi di lavoro e trascinamenti pre e post evento, nonché i recuperi del 1 Maggio.
Tuttavia, solo nell’ultimo tavolo sindacale si è avuto migliore contezza delle turnazioni compresse del personale e dell’irricevibile aspetto economico con cui non si intenderebbe valorizzare l’impegno degli addetti.
In tale occasione si è registrato un atteggiamento di totale chiusura da parte dell’azienda alle richieste sindacali di trovare una mediazione tra esigenze aziendali, buona riuscita dell’operazione – cui gli addetti vogliono dare il proprio convinto contributo, riconoscendone l’importanza anche storica – tutele e giusto riconoscimento del servizio fondamentale richiesto ai lavoratori.
Il 26/aprile si sono pertanto tenute le assemblee unitarie in cui i lavoratori hanno approvato lo stato di agitazione richiedendo una gestione dell’evento, da parte dell’Azienda, rispettosa dell’impegno richiesto ai lavoratori e delle ricadute in termini di tutele e di riconoscimento economico.
Sulla base di tale mandato, abbiamo chiesto ed auspichiamo una convocazione in tempi brevissimi, pronti a soluzioni che consentano alle parti di affrontare l’importante evento con senso di responsabilità e che riconosca le Organizzazioni sindacali come interlocutori ma solo come organi passivi alle direttive aziendali.
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Cgil – Fp
Cisl – Fit
Uil – Tec