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CGIL CISL UIL – TRENTINO * COVID: « LA RESPONSABILITÀ DELLA SALUTE PUBBLICA NON È DELEGABILE, SPETTA SOLO AL PRESIDENTE FUGATTI »

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14.56 - giovedì 17 dicembre 2020

Emergenza sanitaria. Inaccettabile giocare sulla salute dei cittadini per calcoli di partito.

Cgil Cisl uil: la responsabilità della salute pubblica non è delegabile e spetta solo al presidente Fugatti. Così si svilisce l’Autonomia e si mette a rischio la comunità.

“Di fronte agli ospedali a rischio sovraccarico, con i posti in terapia intensiva occupati oltre il limite di allerta. Di fronte al dolore di centinaia di famiglie colpite dalla perdita di un parente o di un amico, di fronte alla sofferenza dei malati e alla fatica quotidiana e agli sforzi dei sanitari. Di fronte ai sacrifici di decine di migliaia di trentini senza lavoro o cassaintegrati e alle incertezze per migliaia di imprese colpite dagli effetti della crisi sanitaria, il comportamento di ieri del presidente Fugatti non ha giustificazioni.

perché dimostra una gravissima irresponsabilità politica e una pericolosa inadeguatezza di governo. Fino a prova contraria i cittadini trentini hanno eletto lui e non Massimiliano Fedriga né Matteo Salvini alla guida della Provincia autonoma di Trento. Dunque che il nostro presidente deleghi il governatore del Friuli Venezia Giulia a trattare con Roma in nome e per conto di un partito politico nazionale sulle misure che devono tutelare la salute pubblica dei trentini e quindi il destino stesso della nostra Autonomia è inaccettabile”. Non nascondono il proprio sconcerto i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil di fronte alle prese di posizioni a dir poco contraddittorie assunte ieri pomeriggio dal presidente nell’arco di un paio di ore sul tema di una zona rossa in Trentino. “In piena emergenza sanitaria è inaccettabile che si commissari il Trentino solo per compiacere il capo della Lega, Matteo Salvini.

Questo equivale a svilire la nostra Autonomia e a non assumersi le proprie prerogative istituzionali e di autogoverno che sono state conquistate negli anni proprio dalle generazione che oggi il Covid colpisce più duramente – fanno notare Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che si appellano al senso di responsabilità del Presidente Fugatti. “Non si può dire a parole che la situazione sanitaria è grave e poi non fare nulla, anzi rimangiarsi quanto appena dichiarato sulla necessità di rafforzare le prescrizioni anti contagio, al solo scopo di tenere in piedi un gioco di convenienza politica.

Chiediamo al presidente di esercitare il proprio ruolo con responsabilità e rispetto per la comunità. La tutela della salute pubblica dei cittadini trentini è un suo dovere istituzionale, non può essere delegato ad alcuno. A differenza di quanto sostiene Fugatti ogni giorno che passa senza fare nulla la situazione sanitaria si complica e la sofferenza e la fatica si moltiplicano”.
Per questo “di fronte ad una situazione che rischia di aggravarsi in modo irreversibile è ora che il Presidente Fugatti eserciti appieno, senza condizionamenti e solo nell’interesse dei trentini, i poteri decisionali che la legge e lo statuto di Autonomia gli attribuiscono. Se non lo farà dovrà necessariamente risponderne alla propria coscienza, in primo luogo, ai nostri concittadini poi”.

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