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CGIL CISL UIL – TRENTINO * CASA – CONFRONTO CON ASSESSORA SEGNANA: « SERVE UN NUOVO INVESTIMENTO IN ALLOGGI PUBBLICI »

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17.16 - mercoledì 29 maggio 2019

Ribadita la contrarietà ai dieci anni di residenza. Ripartire con un piano di investimenti in alloggi pubblici, a canone sociale e moderato, per facilitare l’accesso all’abitazione. E’ questa la richiesta posta oggi dai segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino al primo tavolo di confronto con l’assessora Segnana e il dirigente Ruscitti. “La casa rappresenta ancora uno dei problemi più sentiti nella nostra comunità – spiegano Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -.

La stessa Banca d’Italia in uno dei suoi ultimi rapporti ha messo in evidenza come sul nostro territorio il costo dell’abitazione sia il 42 per cento più alto della media nazionale”. Un problema a cui si fa fronte, secondo le tre confederazioni, non investendo su contributi a fondo perduto per l’acquisto della prima casa, “misure che favoriscono l’incremento dei prezzi”, ma mettendo a disposizione alloggi pubblici, sia a canone sociale per i nuclei più deboli sia moderato per il ceto medio.

Nel corso dell’incontro di questo pomeriggio i sindacati hanno posto anche la questione della scarsa manutenzione e delle condizioni non sempre buone degli alloggi pubblici, come segnalano molti inquilini, chiedendo che si intervenga facendosi carico in tempi giusti delle richieste dei cittadini con le dovute manutenzioni. Si è discusso anche delle criticità rilevate in alcuni contesti sul piano della vivibilità e convivenza, tema su cui Cgil Cisl Uil ritengono sia importante intervenire anche attraverso figure di mediatori.

L’assessora Segnana ha espresso interesse per una più attenta valutazione della creazione di un Fondo di Garanzia per il mercato privato dell’affitto e la condivisione per un osservatorio del bisogno abitativo presso l’assessorato, che veda la partecipazione del sindacato confederale e delle associazioni degli inquilini, come già previsto anche in altre regioni.

Per quanto riguarda, invece, le modifiche ai criteri di assegnazione degli alloggi pubblici si è concordato che le possibili novità verranno discusse nei prossimi incontri. Ianeselli, Pomini e Alotti hanno comunque ribadito la totale contrarietà all’introduzione dei dieci anni di residenza “misura iniqua e che va contro le norme costituzionali e i Trattati Europei”. Infine i tre sindacati hanno preso atto con soddisfazione dell’impegno dell’assessora a rendere stabile il confronto con le parti sociali sulla casa.

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