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LANCIO D'AGENZIA

CCIAA – TRENTO * EXPORT TRENTINO – BASE ISTAT: BORT, « CRESCITA ATTENUATA, PERFORMANCE POSITIVA RISPETTO ANDAMENTO NAZIONALE E NORD EST »

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15.08 - martedì 13 giugno 2023

Nel primo trimestre del 2023 le vendite trentine all’estero registrano una crescita moderata pari a +11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, percentuale superiore a quelle realizzate in Alto Adige (+7,5%), nel Nord Est (+5,1%) e, complessivamente, in Italia (+9,8%). Va comunque precisato che, anche in questo trimestre, i valori in aumento sono influenzati da una forte componente inflazionistica.

Con riferimento ai settori produttivi, le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (più del 94% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuire ai “macchinari ed apparecchi” (20,1%), seguono i “prodotti alimentari e bevande” (16,4%), i “mezzi di trasporto” (14,2%), i “prodotti in legno, carta e stampa” (8,4%) e le “sostanze e i prodotti chimici” (8,3%). Complessivamente, questi cinque settori rappresentano oltre il 67% delle esportazioni provinciali.
Rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno, i “macchinari e apparecchi” evidenziano una crescita dell’export del 26,0%, i “mezzi di trasporto” del 17,9%, i “prodotti alimentari e bevande” del 16,9%. Diversamente, i “prodotti in legno, carta e stampa” e le “sostanze e prodotti chimici” fanno segnare delle variazioni in senso negativo pari rispettivamente a -5,4% e -4,4%.

Per quanto riguarda le importazioni, al primo posto si collocano i “mezzi di trasporto” con il 19,3%, seguiti dai “prodotti in legno, carta e stampa” (12,1%), i “prodotti alimentari e bevande” (9,9%), le “sostanze e prodotti chimici” (9,8%) e i “macchinari ed apparecchi” (9,1%). Significativa, in questo trimestre, la crescita su base annua delle importazioni di “mezzi di trasporto” (+47,6% rispetto ai primi tre mesi del 2022).

Per quanto riguarda le aree di interscambio, nel primo trimestre del 2023 l’Unione europea (27 Paesi) ha assorbito il 58,7% delle esportazioni e da questa stessa area è derivato il 78,5% delle importazioni. L’Unione europea rappresenta quindi la principale direttrice per l’interscambio di merci con l’estero.

Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania, che rappresenta per il territorio provinciale il mercato verso cui si sono dirette merci per un valore che nei primi tre mesi dell’anno raggiunge i 228 milioni di euro, pari al 16,4% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 162 milioni di euro (pari all’11,7% delle esportazioni complessive), la Francia con 143 milioni di euro (10,3%) e il Regno Unito con 103 milioni di euro (pari al 7,4%).
È interessante notare come l’export verso gli Stati Uniti sia cresciuto rispetto al corrispondente periodo del 2022 del 18,4%, una variazione superiore rispetto a quelle registrate dall’interscambio con la Francia (+14,0%) e la Germania (+8,9%). L’export verso la Russia è invece crollato del 33,4%.

“In linea con i dati congiunturali del primo trimestre di quest’anno – ha commentato Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – anche l’export accusa un certo rallentamento rispetto all’ottima performance registrata nel corso del 2022. I valori, anche al netto dell’inflazione, attestano comunque una sostanziale tenuta delle esportazioni trentine, confermando quanto sia importante per le imprese sapersi aprire ai mercati esteri e ancorare il proprio giro d’affari agli scambi internazionali. I dati diramati oggi sono poi ulteriormente confortanti se li leggiamo a fronte di un andamento generale più rallentato, che ha interessato in modo più severo sia il Nord Est sia la vicina provincia di Bolzano”.

 

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