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CCIAA TRENTO E BANCA D’ITALIA (FILIALE TRENTO) * CREDITO – CONVEGNO: CASCARANO « IN TRENTINO INCREMENTO DELL’INDEBITAMENTO E RISCHIOSITÀ, IN MISURA PIÙ CONTENUTA RISPETTO ALL’ITALIA »

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17.37 - martedì 5 aprile 2022

Camera di Commercio I.A.A. di Trento e Banca d’Italia – Filiale di Trento –  LE IMPRESE DEL TRENTINO E L’ACCESSO AL CREDITO – Il convegno si è tenuto questo pomeriggio presso SEAC in via Solteri, 74 a Trento.

Come sono cambiate in questi anni le imprese trentine e come è cambiato il loro rapporto con il credito? È questa la domanda che si è posto il convegno organizzato questo pomeriggio dalla Camera di Commercio di Trento e dalla filiale cittadina della Banca d’Italia.

Il quadro del sistema imprenditoriale trentino è stato affidato a Matteo Degasperi, funzionario camerale e ricercatore dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Trento. L’arco temporale considerato si è esteso dal 2014 al 2021, un periodo distinto in due fasi storico-economiche ben precise: la ripresa dalle crisi del 2008 (mutui subprime) e del 2010-11 (debito sovrano), culminata nella crescita del biennio 2017-18, e la stagione della pandemia che ha segnato gli anni 2020-21 con un crollo della produzione seguito da un progressivo recupero sostenuto dalla diffusione del vaccino.

“Quali effetti strutturali possiamo rilevare sul nostro sistema economico come conseguenza di questi eventi?” – si è chiesto Degasperi. Il primo, e più evidente, è il processo di terziarizzazione dell’economia trentina: l’incidenza delle imprese e degli addetti del comparto secondario è diminuita a scapito di un aumento del settore terziario, ad eccezione del commercio e dei pubblici esercizi.

Il secondo è rappresentato da una crescita ridotta, ma pur sempre positiva, della dimensione media d’impresa. Ma l’aspetto sicuramente preponderante è dato dall’aumento in valore della domanda estera e dalla sua incidenza sull’economia locale. “Quando l’export si rafforza – nota Degasperi – anche il sistema economico trentino sperimenta fasi di crescita più sostenuta, viceversa quando rallenta o si contrae, anche la dinamica dei valori economici delle imprese diminuisce”.

Nel periodo considerato le esportazioni sono diventate una componente sempre più rilevante del sostegno all’economia locale a fronte di una domanda interna che ha presentato, di contro, una dinamica più stabile e poco incline a variazioni significative. Complessivamente l’evoluzione delle esportazioni in valore – che nel 2021 hanno superato per la prima volta i 4 mld di Euro – ha costituito uno stimolo importante per il rafforzamento della compagine provinciale.

“A trarne beneficio – conclude Degasperi – sono stati soprattutto i settori più export oriented o quelli ad essi direttamente connessi: manifatturiero, commercio all’ingrosso e servizi alle imprese collegati alle attività del comparto industriale”. Le condizioni economico-finanziarie delle imprese trentine e l’accesso al credito sono stati oggetto dell’analisi dei ricercatori della filiale trentina della Banca d’Italia, Antonio Accetturo e Michele Cascarano.

Nel loro intervento essi hanno evidenziato come, nel corso del decennio passato, le dinamiche del credito alle imprese abbiano avuto andamenti differenziati per settore e classe dimensionale. “I prestiti alle aziende del Trentino, sostanzialmente stabili nel loro complesso, sono cresciuti soprattutto per il settore dei servizi e della manifattura – ha precisato Accetturo – e, in generale, per le imprese più grandi; il credito alle costruzioni e alle realtà più piccole si è invece contratto”.

Queste dinamiche sono state in parte guidate dal processo di consolidamento della struttura produttiva e finanziaria in provincia. L’uscita dal mercato delle imprese meno competitive ha comportato un incremento della redditività media, che però resta strutturalmente inferiore per quelle più piccole. La quota di debiti bancari complessivamente detenuta dalle imprese più rischiose si è drasticamente ridotta, così come si sono progressivamente allungate le scadenze dei prestiti.

La pandemia da Covid-19 ha quindi colpito il sistema produttivo trentino in una fase di progressivo rafforzamento, contraddistinta da una minore vulnerabilità rispetto al passato. “Le misure di sostegno alla liquidità delle aziende (moratorie e nuovi prestiti a garanzia pubblica) – ha osservato Cascarano – hanno comportato un incremento dell’indebitamento e un complessivo incremento della rischiosità, ma in misura più contenuta rispetto alla media nazionale”.

Il convegno è stato moderato da Maurizio Silvi, direttore della filiale di Trento della Banca d’Italia ed introdotto dal saluto di Giovanni Bort, presidente della CCIAA di Trento.

 

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