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LANCIO D'AGENZIA

ON CATTOI (LEGA) – INTERPELLANZA * FARMACI ONCOLOGICI INNOVATIVI: « SE E IN QUALE MISURA IL GOVERNO INTENDE PROMUOVERE UN RIFINANZIAMENTO DEL FONDO? »

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16.53 - venerdì 7 giugno 2019

In Trentino ogni anno vengono riscontrate circa 2800 nuove diagnosi di tumore ed ogni giorno nella Provincia di Trento ci sono sette nuove diagnosi di cancro ma ci sono delle importantissime novità.

 

Nel campo dell’oncologia, in questi giorni, a Chicago, presso il congresso annuale dell’American Society for Clinical Oncology (ASCO), è stato presentato uno studio su un nuovo farmaco per il tumore al seno avanzato e metastatico nelle donne giovani e giovanissime. Per la prima volta si è dimostrato che un farmaco può accrescere la sopravvivenza. Dopo tre anni e mezzo, la sopravvivenza globale è stata del 70% per le donne trattate con il farmaco e la terapia ormonale standard, a fronte del 46% per le trattate solo con la terapia ormonale standard, con una riduzione complessiva del rischio di morte del 29 per cento.

Grazie a questo farmaco diamo concrete speranze alle oltre 6.000 donne che ogni anno in Italia scoprono di avere un nodulo alla mammella particolarmente difficile da trattare. Se in dieci anni (2006 – 2016), la mortalità è diminuita del 24% fra gli uomini e del 12% fra le donne è anche grazie all’ innovazione, in particolare l’ oncologia di precisione.

Affinché il paziente possa ricevere una terapia di precisione sono necessarie una diagnosi accurata e una definizione del profilo molecolare della malattia con test specifici: diventa pertanto necessario verificare che il tumore di quel paziente venga sottoposto a valutazione biomolecolare e che il paziente riceva, nel caso di test molecolare positivo, la terapia indicata, specifica e nel più breve tempo possibile. Altre dichiarazioni emerse DAL CONGRESSO DI CHICAGO ci fanno sapere che i pazienti “guariti” dal cancro in Italia sono aumentati del 29% in otto anni: erano 704.648 nel 2010, sono diventati 909.514 nel 2018. Questi dati indicano che molti fattori quali: ricerca, diagnosi precoce grazie agli screening, miglioramenti a livello organizzativo (Reti Oncologiche Regionali), progressi diagnostici (in ambito di caratterizzazione biomolecolare), miglioramenti chirurgici, radioterapici e terapie con i farmaci innovativi hanno contribuito sinergicamente ad ottenere questi importantissimi risultati.

L’interpellanza urgente che ho discusso in aula oggi venerdì 07 giugno 2019 concerne il rifinanziamento dei fondi messi a disposizione per i farmaci innovativi oncologici e rivolge al Governo tre importanti quesiti:

1. se e in quale misura il Governo intenda promuovere un rifinanziamento del fondo per i farmaci innovativi oncologici;

2. se saranno tenute nel dovuto conto – ai fini del finanziamento del fondo – le rilevanti innovazioni terapeutiche in atto e la necessità di un loro adeguato finanziamento, al fine di garantirne la disponibilità per i pazienti oncologici;

3. se si intendano adottare iniziative per prevedere una modalità d’accesso ai farmaci migliore, più stringente e meno discrezionale affinché le regioni che dovranno dispensare i medicinali ai pazienti non possano utilizzare questo fondo per altre spese relative all’oncologia ma unicamente per quei farmaci oncologici che hanno il requisito di innovatività secondo quanto stabilito dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco).

Il primo quesito nasce dal fatto che i fondi sono stati inseriti per la prima volta in legge di bilancio a partire dall’anno 2017 prevedendo con l’art.1 commi 400, 401 e 405 lo stanziamento per gli anni 2017, 2018 e 2019 di 500 milioni di euro ANNUI per i famaci innovativi NON oncologici e 500 milioni di euro ANNUI per i farmaci innovativi oncologici così come qualificati in base ai criteri predisposti da AIFA e quindi si richiede di promuoverne un rifinanziamento con l’auspicio che questa volta sia consolidato in modo STRUTTURALE per dare un segnale molto forte a livello internazionale di un orientamento “PRO_INNOVATION” del nostro Paese.

Il secondo quesito nasce dall’esigenza di garantire l’adeguata copertura finanziaria tenuto conto dell’ingente esborso economico a cui devono far fronte i malati in caso di necessità. Il 59% dei cittadini ha difficoltà nel sostenere i costi per l’acquisto dei farmaci NON RIMBORSATI DA SSN. Nella spesa per farmaci rientra anche il costo in termini di compartecipazione a carico del cittadino, per la differenza di prezzo tra il prodotto “branded” (quando è disponibile) e l’equivalente che incide in modo importate sulle tasche delle persone.

L’effetto è che, sempre più spesso, i cittadini sono obbligati per esigenze economiche a sospendere le cure o peggio ancora a rinunciarvi. I costi delle terapie è una delle questioni più critiche dell’assistenza farmaceutica come confermato anche dai dati ISTAT secondo cui 6 MILIONI di persone rinunciano alle cure: 4 MILIONI PER MOTIVI ECONOMICI E 2 MILIONI A CAUSA DEI LUNGHI TEMPI D’ATTESA PER L’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE. Rientrando nel merito specifico oncologico la spesa per i farmaci anticancro nel nostro Paese e’ in costante crescita ed e’ passata da 3,3 miliardi di euro nel 2012 a piu’ di 5 miliardi nel 2017. Per questi motivi nell’interpellanza si chiede al Governo di tenere in considerazione nello specifico dei farmaci innovativi oncologici un ADEGUATO E RIPETO ADEGUATO finanziamento al fine di garantirne la disponibilità ai cittadini malati.

Il terzo quesito volto a prevedere una modalità d’accesso ai farmaci migliore, più stringente e meno discrezionale è volto a far in modo che le regioni che dovranno dispensare i medicinali ai pazienti non possano utilizzare questo fondo per altre spese relative all’oncologia ma unicamente per quei farmaci oncologici che hanno il requisito di innovatività secondo quanto stabilito dall’Aifa. Questa richiesta nasce dal fatto che, sulla base della normativa vigente, laddove le risorse nei fondi non siano totalmente impiegate per farmaci innovativi ONCOLOGICI così come qualificati in base ai criteri predisposti da AIFA queste risorse confluiscono nella quota di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard senza alcun particolare vincolo di destinazione.

Le risposte ottenute sono soddisfacenti in quanto il Governo garantisce la volontà di mantenere i fondi stanziati sia per farmaci innovativi sia per i farmaci innovativi oncologici conferma l’impegno a proseguire con il dialogo iniziato in questa legislatura nei confronti delle aziende farmaceutiche per far in modo che aziende che producono medicinali innovativi simili garantiscano fasce di prezzo omogenee e maggiormente “contenute” consentendo di curare le persone affette da queste patologie (attualmente nel mercato dei farmaci si riscontrano ingenti oscillazioni di prezzo tra farmaci che curano le stesse patologie oncologiche). Soddisfazione anche per la volontà espressa di lavorare al fine di rendere più stringenti e meno discrezionali l’utilizzo dei fondi da parte delle Regioni.

 

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On.le Vanessa Cattoi

Allego nel seguito dettaglio interpellanza

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00405
presentato da
CATTOI Vanessa

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell’economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
il progetto «La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere», coordinato da Salute Donna Onlus con altre 23 associazioni è il primo progetto in Italia a consentire un dialogo pressoché costante fra le organizzazioni del terzo settore, gli oncologi ed ematologi, le imprese della salute e le istituzioni nazionali e regionali in merito alla presa in carico e cura dei pazienti oncologici;

il progetto – avviato nel 2014 – include una commissione tecnico scientifica di altissimo livello e consta di un intergruppo parlamentare nazionale e di ben quattro intergruppi consiliari regionali (Lombardia, Lazio, Calabria e Puglia). Tutti gli intergruppi sono denominati «Insieme per un impegno contro il cancro»;
nel corso della XVII legislatura è risultata frutto del dialogo con le associazioni che hanno aderito al progetto la mozione Rizzetto n. 1/01327. Fra gli impegni previsti dalla mozione vi sono state: iniziative al fine di istituire un fondo pubblico nazionale per i farmaci oncologici innovativi, che fosse autonomo per poter contribuire al rimborso alle regioni dei farmaci oncologici a forte carattere innovativo, soprattutto in vista dell’imminente ed esponenziale crescita dell’offerta nel settore, valutando la possibilità di finanziare lo stesso con il gettito derivante dal tabacco e da altre attività economiche impattanti sulla salute dei cittadini; iniziative affinché l’accesso ai farmaci innovativi fosse equo per tutti i cittadini sul territorio nazionale, anche affinché potessero essere esclusi i ritardi nella procedura di approvazione determinati dall’Aifa e, successivamente, dalle procedure predisposte dalle singole regioni;

di conseguenza, la legge di bilancio 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232), all’articolo 1, comma 401, ha dato attuazione all’impegno preso nella mozione attraverso l’istituzione di un fondo di 500 milioni di euro per tre anni finalizzato all’acquisto da parte delle regioni dei medicinali oncologici innovativi;

con l’articolo 1, comma 550, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è stato altresì disposto il trasferimento dal Ministero della salute allo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze dei fondi per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto dei medicinali innovativi e oncologici innovativi. Lo stesso comma ha mantenuto la competenza già attribuita al Ministero della salute per la disciplina delle modalità operative di erogazione delle risorse stanziate;

il fondo per i farmaci oncologici innovativi è in scadenza quest’anno e necessiterà di conseguenza di un nuovo stanziamento di fondi in sede di legge di bilancio, anche alla luce del fatto che gli avanzamenti terapeutici negli ultimi anni sono stati rilevanti e che la malattia si va cronicizzando. In Italia vivono infatti con il cancro circa 3,4 milioni di malati ovvero il 6 per cento della popolazione;

il 6 marzo 2019 il Senato ha votato all’unanimità un ordine del giorno unitario che ha recepito integralmente l’accordo di legislatura del progetto «La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere» presentato prima delle elezioni del 2018 ed accolto da numerosi partiti dell’arco costituzionale;
fra i 15 punti previsti dall’accordo di legislatura vi è anche l’impegno per il Governo di mantenere un adeguato e sostenibile finanziamento del fondo per i farmaci oncologici innovativi oltre al suo corretto ed uniforme utilizzo da parte delle regioni;

lo stesso testo approvato al Senato come ordine del giorno unitario è stato presentato in forma di mozione alla Camera dei deputati dall’onorevole Arianna Lazzarini (n. 1/00145) e verrà discusso dall’Aula l’11 giugno 2019;

a conferma dei rilevanti progressi scientifici nel campo dell’oncologia, in questi giorni, a Chicago, presso le assise dell’American Society for Clinical Oncology (ASCO), è stato presentato uno studio su un nuovo farmaco per il tumore al seno avanzato e metastatico nelle donne giovani e giovanissime. Per la prima volta si è dimostrato che un farmaco può accrescere la sopravvivenza. Dopo tre anni e mezzo, la sopravvivenza globale è stata del 70 per cento per le donne trattate con il farmaco e la terapia ormonale standard a fronte del 46 per cento per le trattate solo con la terapia ormonale standard, con una riduzione complessiva del rischio di morte del 29 per cento.

se e in quale misura il Governo intenda promuovere un rifinanziamento del fondo per i farmaci oncologici innovativi;

se saranno tenute nel dovuto conto – ai fini del finanziamento del fondo – le rilevanti innovazioni terapeutiche in atto e la necessità di un loro adeguato finanziamento, al fine di garantirne la disponibilità per i pazienti oncologici;

se si intendano adottare iniziative per prevedere una modalità d’accesso ai farmaci migliore, più stringente e meno discrezionale affinché le regioni che dovranno dispensare i medicinali ai pazienti non possano utilizzare questo fondo per altre spese relative all’oncologia ma unicamente per quei farmaci oncologici che hanno il requisito di innovatività secondo quanto stabilito dall’Aifa.
(2-00405)

«Vanessa Cattoi, Bellachioma, Binelli, Boldi, Bordonali, Caffaratto, Cavandoli, Cestari, Colmellere, Comaroli, De Angelis, De Martini, Foscolo, Frassini, Gerardi, Gusmeroli, Lazzarini, Liuni, Locatelli, Loss, Murelli, Panizzut, Potenti, Pretto, Ribolla, Sutto, Tiramani, Tomasi, Ziello, Zóffili».

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