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CASSA CENTRALE BANCA – CREDITO COOPERATIVO ITALIANO SPA * NUOVO STATUTO: ” VICINA LA TRASFORMAZIONE IN CAPOGRUPPO, GLI AMMINISTRATORI SCELTI SOLAMENTE TRA LE BANCHE CHE RISPETTINO I REQUISITI DI ADEGUATEZZA ” (INTERVISTA PRESIDENTE FRACALOSSI)

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14.18 - venerdì 5 ottobre 2018

 

 

 

Assemblea straordinaria di Ccb

Cassa Centrale cambia nome, cambia statuto, e vede sempre più vicina la trasformazione in Capogruppo. Approvate all’unanimità le modifiche allo statuto sociale e la delega al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale mediante l’emissione di azioni ordinarie o obbligazioni convertibili. Per il Presidente Giorgio Fracalossi “è un nuovo straordinario passaggio compiuto in un clima di grande entusiasmo e collaborazione.” Nelle prossime settimane le assemblee straordinarie delle Bcc, Casse Rurali e Raiffeisen dovranno validare le decisioni e i nuovi statuti approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

La revisione integrale dello statuto di Cassa Centrale Banca si è resa necessaria per renderlo conforme alle prescrizioni di legge della riforma del Credito Cooperativo. Le modifiche introdotte, approvate all’unanimità, sono in massima parte connesse all’assunzione del ruolo di Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo da parte di Ccb. L’efficacia di tali modifiche modifiche è subordinata all’iscrizione nell’Albo dei gruppi bancari. La nuova denominazione sociale sarà Cassa centrale banca – Credito cooperativo italiano Spa.

 

In sintesi le modifiche più rilevanti:
Gli amministratori espressione del credito cooperativo potranno essere scelti solamente tra le Banche affiliate che abbiano rispettato i requisiti di adeguatezza patrimoniale e i requisiti prudenziali nei tre esercizi precedenti, rientrino nelle due migliori classi di rischio previste dal modello Risk Based, abbiano rispettato il contratto di coesione e non abbiano subito sanzioni. Non sarà considerato indipendente chi abbia rivestito incarichi,sia stato esponente aziendale o abbia fatto parte dell’alta direzione di Bcc, società o enti operanti nel settore del credito cooperaivo nei precedenti 5 esercizi. Il CdA sarà composto da 15 amministratori compreso Presidente e uno o due vice Presidenti; 10 saranno nominati tra i soggetti espressione delle Banche affiliate 5 saranno indipendenti.

 

 

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Giorgio Frcalossi, Presidente di Ccb:
“E’ l’ennesimo, storico momento per la nostra realtà. Un percorso iniziato a Milano nel 2015 con l’annuncio alla Borsa di Milano. Sento il dovere di ringraziare tutti per la vicinanza, la passione, il contributo, anche vivace, alla discussione e alla costruzione del progetto. Tutto ha contribuito a farci arrivare fin qui. Insieme stiamo facendo qualcosa davvero importante e innovativo per il movimento del credito cooperativo. Sento forte la responsabilità di interpretare al meglio il cambiamento e di non tradire la fiducia. Non dobbiamo deludere i nostri soci, i clienti e i nostri territori.”

 

 

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Mario Sartori, Direttore Generale Ccb:
“La nostra diversità e che quello che abbiamo fatto non era scritto o codificato. E’ stato un percorso innovativo e condiviso. Potremo essere un gruppo più forte di altri non tanto per effetto di uno slogan ma perché oltre alla competenza, mettiamo in gioco cuore, passione e spirito di squadra”.
“Dobbiamo aiutarci tra di noi al meglio. Ciascuno deve fare la sua parte. Le banche dovranno essere forti, competitive, organizzate e con i conti in ordine. Dalla capogruppo nessuna invasione di campo ma anche nessuna azione di supplenza.“

 

 

 

 

 

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