Ippocastano abbattuto a Povo: l’amministrazione Andreatta agisce nell’ombra per evitare il confronto con i cittadini
Il blitz con cui l’amministrazione comunale ha abbattuto l’ippocastano centenario che si ergeva all’esterno del centro civico di Povo dimostra una volta di più quale sia il reale stile di questa amministrazione comunale che si propone di perpetuare se stessa. Si procede d’impero per mettere la cittadinanza di fronte al fatto compiuto e per evitare il confronto democratico. Poi a cose fatte si piagnucolano scuse ridicole per nascondere le responsabilità delle proprie decisioni.
Intendiamoci se davvero c’erano ragioni di sicurezza per abbattere l’ippocastano allora a malincuore andava tagliato. Il problema è che le giustificazioni che si leggono sui giornali appaiono tutto fuorché sensate. “La pianta era malata” dicono. Felici di venire eventualmente smentiti, ma almeno a giudicare dal tronco non pare proprio sia così. Poi c’è la versione futuribile, “L’introduzione delle scale di sicurezza avrebbe danneggiato le radici, indebolendo la pianta che sarebbe diventata pericolosa”… cioè la pianta è sana ma noi la vogliamo tagliare lo stesso perché forse, magari, chissà, potrebbe diventare pericolosa fra 10 anni o giù di lì.
A giudicare dai fatti appare chiaro come l’ippocastano sede fastidio a qualcuno e si sia colta la palla al balzo per eliminarlo ben sapendo dell’opposizione verso quest’atto e per questo si è scelto di agire di nascosto e in fretta e furia. Del resto, fossero stati in buona fede avrebbero avviato un rapido confronto in la popolazione, qualcosa che a questa amministrazione non solo non interessa ma fa paura. Per loro i cittadini devono votare per loro e poi starmene zitti 5 anni senza disturbare il manovratore che fa quello che vuole con ciò che è di tutti…
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Carmen Martini
Candidata pentastellata a sindaca di Trento