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CARCERE TRENTO: CISL MEDICI, CHIEDIAMO INCONTRO URGENTE CON GARANTE DETENUTI

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10.41 - sabato 21 ottobre 2017

(Fonte: Cisl Medici Trentino) – In relazione al Presidio sanitario H24 annunciato da sette associazioni sindacali della polizia penitenziaria trentina, alle quali manifestiamo tutta la nostra vicinanza, segnaliamo che ai sensi del D.lgs.22 giugno 1999, n.230, come modificato ed integrato dal D.L.vo 22 dicembre 2000 n.433, è stato introdotto il riordino della medicina penitenziaria ed assegnato al Servizio Sanitario Nazionale il compito di assicurare alle persone detenute livelli di prestazioni di prevenzione,di diagnosi,di cura e riabilitazione analoghi a quelli garantiti ai cittadini in stato di liberà,in riferimento ai Lea 2017 individuati anche nel piano sanitario provinciale.

Cosa che non sta avvenendo correttamente in Provincia di Trento.

Alle Regioni compresa la Provincia Autonoma di Trento, vennero erogati dallo Stato 220 milioni di euro oltre alla quota capitaria che continua a pervenire alla Provincia,prevista per la popolazione detenuta nell’ Istituto di Trento.

Pur avendo l’attuale Presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, a suo tempo, sollevato il problema in una interrogazione che non ha mai avuto risposta esauriente e pur avendo Cisl medici del Trentino in più occasioni allertato l’Apss di Trento sulla necessità di arrivare ad un accordo con i medici di guardia notturna, in riferimento alle chiamate all’Istituto di pena,a tutt’oggi nè la Provincia nè l’Azienda sanitaria intendono perfezionare il modello necessario per la tutela di tale popolazione, in considerazione del fatto che hanno diritto ad un medico di medicina generale sia le guardie che i detenuti, all’interno dell’Istituto e di medici di continuità assistenziale formati all’uopo, preferendo avvalersi di specialisti ospedalieri e di personale dipendente che costa alle nostre casse molto di più in termini economici del necessario e che presenta enormi problemi logistici di spostamento verso e dal santa Chiara.

Cisl Medici ricorda che la spesa aumenta considerevolmente dovendo inviare continue ambulanze a prelevare in carcere i detenuti per portarli a visite specialistiche in ospedale mentre la Legge nazionale prevedrebbe presidi all’interno dell’Istituto stesso retti da medici di medicina generale, che al momento attuale vengono allertati da un dirigente medico dipendente che non ha alcun diritto giuridico a comandarli.

Cisl mMedici, alla luce di quanto sopra,dell’incontro avuto a livello interregionale con la struttura deputata alla contrattazione della categoria della medicina generale, a Roma giovedi scorso dal proprio segretario e delle dichiarazioni dei sindacati di Polizia penitenziaria di Trento, si oppone alla richiesta di invio all’Istituto dei propri medici di guardia convenzionati fino a quando la questione non sarà definitivamente organizzata sotto forma di contratto con le tutele dei nostri professionisti che, dalle notizie di oggi appaiono in stato di pericolo permanente per la loro incolumità personale. Intanto chiederemo un urgente incontro alla Garante dei detenuti per esplicitare quanto sopra.

I medici Cisl di guardia sul territorio sono pronti all’agitazione sindacale per quanto riguarda tale specifica.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

 

 

 

 

 

 

Foto: archivio Carcere di Trento

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