L’uomo che l’altro ieri a Predaia, in frazione Mollaro, ha investito con il proprio fuoristrada un 73enne del posto che stava attraversando a piedi la corsia di canalizzazione della SS 43 dir, è stato denunciato per omicidio stradale, nonché guida sotto l’influenza dell’alcol. I Carabinieri, dopo averlo sottoposto ad alcoltest, ne hanno certificato lo stato di ebbrezza rilevando un tasso alcolemico pari a 0,83 g/l.
L’uomo era inoltre privo di patente di guida, poiché scaduta da oltre quattro mesi. Sulla stessa strada (SS 43 dir), a Dermulo, proprio questa notte, un’altra persona è stata denunciata in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. Il conducente, un 36enne del posto, è stato fermato a bordo della sua auto per un controllo e l’alcoltest ne ha segnalato la positività con un valore pari a 0,97 g/l.
Il tragico incidente di sabato ci induce, ancora una volta, a fare una seria riflessione sull’allarmante andamento del fenomeno della guida in stato di alterazione psicofisica, stigmatizzato soltanto pochi giorni fa da questo Comando Provinciale con il dato statistico rilevato all’esito dell’attività di controllo sulla circolazione stradale condotta, nel primo semestre dell’anno, dai Carabinieri delle Stazioni e dei Nuclei Radiomobili.
Un semestre “nero” quello tracciato dai Carabinieri, con 231 ritiri di patente per guida in stato di alterazione psicofisica da alcool o sostanza stupefacente, dato che, rispetto alle medie semestrali dell’ultimo quinquennio (2016-2021; 173 casi per semestre), ha presentato un incremento delle casistiche pari al 33% circa.